Passiti d’Italia

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Per la prima volta a Latina arrivano, sabato 14 e domenica 15 dicembre, tramite l’Accademia nazionale delle Muffe Nobili, i vini passiti in degustazione. ‘Passiti d’Italia’ si potranno degustare dalle 16-23. La location scelta dallo staff di Sapori e dalla Fisar, organizzatori dell’evento, è il 37° piano della Torre Pontina in via Ufente a Latina. E sarà un evento eccezionale, perché soltanto la Fiera di Bologna si è fregiata finora di questo circuito enogastronomico che amplifica i vini ‘appassiti’ fornendo in degustazione le migliori etichette d’Italia, del Lazio e con qualche vino proveniente dalle migliori cantine internazionali. La scelta caduta sulla location dell’ultimo piano non è stata casuale, per allestire una degustazione dei migliori passiti d’Italia e d’Europa, attraverso un evento unico nella regione Lazio e che non conta precedenti nel capoluogo pontino. Vi saranno 60 case vitivinicole presenti a relazionarsi col pubblico, con la degustazione guidata di ben 12 sommelier che suggeriranno anche gli abbinamenti gastronomici presenti in sala. I vini passiti vengono quasi sempre catalogati tra i vini speciali, ma da un punto di vista normativo sono considerati vini normali, in quanto dopo il processo di vinificazione e prima di essere immessi sul mercato non vengono sottoposti a ulteriori interventi tecnici o all’aggiunta di altri vino-rosatocomponenti. Infatti i vini passiti sono prodotti utilizzando le stesse tecniche di vinificazione impiegate per i vini normali, con la sola differenza che le uve, prima di essere vinificate, vengono sottoposte per un periodo di tempo più o meno lungo ad appassimento, cioè a una riduzione o eliminazione dell’acqua (disidratazione) presente nell’acino. Lo scopo di tale procedimento è quello di sottoporre l’uva a sovramaturazione al fine di concentrare nella bacca numerosi composti, quali: zuccheri, acidi organici, sali minerali e profumi. I vini che si ottengono in seguito a questo processo sono detti “passiti” e sono solitamente caratterizzati da uno spiccato contenuto alcolico e da un residuo zuccherino più o meno elevato. Esistono anche i passiti liquorosi ovvero vini ottenuti da uve appassite e addizionati da una componente alcolica. Nell’ambito delle denominazioni, il passito liquoroso italiano più famoso è senz’altro il Passito di Pantelleria anche se la terra di elezione dei passiti fortificati è sicuramente la Francia. Tra le cantine pontine troviamo: Casal del Giglio, VillaGianna, Sant’Andrea, Giangirolami, Monti Cecubi, Divina Provvidenza, Marco Carpineti, Vallemarina, Santa Maria terre d’Astura.

Alcune nobili etichette presenti: Les Abeilles e Muscat Petit Grain della Valle d’Aosta, Arneis, Gemma di sole, Solìo del Piemonte, San Domenico, Serafino, Sfursat , Albareda, Sforzato dell’orco dalla Lombardia, Praepositus, Juvelo, Aruna, Rosa Ushas, Sweet Claire, Saphir, Sissi dall’Alto Adige, Vigna delle fate, Profumo di sole, Motto piane, Cuslanus, Fervo e Selva dal Veneto, Elios, Egoè, Tenatius, Hambros del Trentino, umore e vinoPicolit, Verduzzo, Tal Luc, Picolit, Cratis del Friuli, Cionqueterre sciacchetrà della Liguria, Loveria, Arrocco, Luxuria, Pathos, Opus aureum dell’Emilia Romagna, Predicatore, Vin santo, Pascena, Aurico della Toscana, Sagrantino di Montefalco, Calacia, Poggio forno, dall’Umbria, Prosit, Re Sole, Terre dei goti, Cu de Cu, Stell , Ara Murata, Vernaccia dalle Marche, Collefiori, Travertine, Clematis dall’Abruzzo; Note di sole, Vittoria, Ludum, Apricor, Capitolium, Gaudyum, Aphrodisium, Nettare di Circe, Cupido, Dracontion del Lazio (con ampia partecipazione delle cantine della provincia di Latina), Primitivo di Manduria, Gravisano, Paesano, Passulentu, Elogio della Lentezza, Doride, Nereo dalla Puglia; L’autentica dalla Lucania; Diamante, Arbaria, Grillo d’oro dalla Sicilia; Forterosso, Babai, Sari, Tano, Orodoro dalla Sardegna. Le tre etichette internazionali sono Dr Pauly Bergweiler (Germania), Portal (Portogallo), Anakena (Cile). Partecipare costa solo 5 euro.


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