La persistenza della memoria in mostra

La persistenza della memoria in mostra
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Venerdì 15 gennaio alle 16,00 si terrà all’interno delle sale del Complesso Monumentale di Tor Tre Ponti l’inaugurazione della mostra di incisioni calcografiche e disegni dal titolo “Ninfa, la persistenza della memoria” di Alberto Serarcangeli e Marcello Trabucco. Sarà presentata una raccolta di dieci incisioni ed una serie di disegni preparatori, pastelli e olii che sono nati con l’intento di ripercorrere le antiche suggestioni dei viaggiatori, che affascinati dalla natura selvaggia e poetica del luogo, hanno lasciato sublimi descrizioni della Pompei del Medioevo, così come la definì Gregorovius. “Per noi moderni e perciò inadeguati seguaci, di cotanta straordinaria tradizione e con così impegnativi predecessori, è stato da una parte una sorta di obbligo unito ad un istintiva attrazione, che ci ha guidato e quasi spinto a cimentarci nella realizzazione di questa serie di incisioni, eseguite nell’intento speriamo riuscito, di restituire, attraverso la lettura degli elementi costitutivi del luogo”. Il titolo della mostra “Ninfa, la persistenza della memoria” deriva dall’osservazione che il piccolo centro di Ninfa, dopo l’anno 1382, ormai diventato un cumulo di macerie, quasi del tutto spopolato, continua però a tramandare il propria ricordo, mantenendo un posto ben saldo nelle mappe. Memoria che rimanere un punto fisso nella cartografia, con le “ruine” del castello, con i suoi edifici in disfacimento e le numerose chiese semidistrutte fino a quando proprio queste caratteristiche questi ruderi la faranno riemergere dall’oblio e diventare dal XVIII secolo in poi, luogo della fantasia dell’immaginazione e del sentimento romantico. Nel catalogo (curato da Fabio D’Achille) oltre all’introduzione del Presidente della Fondazione Roffredo Caetani, dott. Pier Giacomo Sottoriva, sono presenti i contributi dell’avvocato Renato Mammucari storico e fine conoscitore della pittura dell’ottocento e infaticabile valorizzatore della campagna campagna, dell’arch. Giovanni Papi, di Alberto Serarcangeli e di Marcello Trabucco, oltre ad alcune poesie di Rita Notturno.


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