“Job in country” il lavoro di oggi è green

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Dalla green economy forse un barlume di speranza per giovani alle prime armi e adulti disoccupati tanto coraggiosi nel rimettersi in gioco… Secondo alcuni interessanti dati, in un dossier di Coldiretti “Lavorare e vivere green in Italia”, elaborato per la Giornata mondiale dell’ambiente, proclamata dall’Onu e presentata a Firenze, il 68% dei giovani italiani sogna di lavorare in campagna. La motivazione qual è? Se osserviamo attentamente gli andamenti sociali e cerchiamo di non distrarci come abbiamo fatto per più di sessant’anni, non possiamo non considerare le origini del nostro paese: AGRICOLE! Allora gente, forse è arrivato il momento di riscoprire la nostra terra? Solo così potremo sostenere il nostro paese e sviluppare un’offerta coerente con le nostre risorse territoriali. L’idea di Coldiretti, messa in campo con, “Job in Country” è di far incontrare chi cerca lavoro in campagna, anche stagionale, e le aziende che lo offrono. E’ ufficialmente “aperto” il portale internet di aziende agricole che assumono alla quale potrà accedere il 68% dei giovani (2 su 3) che, secondo l’indagine Coldiretti/Ixe’, nel 2014 vorrebbe lavorare in agricoltura, dalla vendemmia alla raccolta della frutta, perché ama la campagna o semplicemente per raggranellare un po’ di soldi, magari nella pausa scolastica. Complice la grave crisi occupazionale ma anche un ritrovato fascino per la campagna e per lo stile di vita contadino sono in costante crescita coloro che guardano all’agricoltura con interesse e spirito imprenditoriale. Se leggiamo alcuni dati di Coldiretti, 15 milioni di italiani nel 2013 hanno fatto la spesa dal contadino nelle fattorie o nei mercati degli agricoltori con un aumento del 25% rispetto all’anno precedente e un fatturato complessivo della spesa a chilometri zero stimato in 3 miliardi di euro di cui gli alimenti e bevande a km zero hanno registrato +50%, gli alimenti e bevande biologiche +48% e i prodotti a denominazione di origine Dop/Igp +74%. Dati che non possono rimanere in secondo piano. La green economy promuove grandi opportunità di sviluppo in grado di generare reddito e lavoro. Probabilmente è anche per questo motivo che si sceglie di iniziare un nuovo e impegnativo percorso lavorativo in campagna. Negli istituti agrari ad esempio, si registra un aumento record del 12% nel 2015 e tendenze positive si riscontrano anche per tutti gli indirizzi legati all’ambiente, all’alimentazione e al turismo. Nell’anno scolastico 2014/2015, infatti, ben il 24% ha optato per l’agricoltura, l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera, che complessivamente hanno registrato 63.719 nuovi iscritti contro i 60.017 dello scorso anno. Merito del boom fatto registrare dalle scuole tecniche di Agraria, agroalimentare e agroindustria, cresciute del 12% per numero di studenti, ma sono in aumento anche i ragazzi che scelgono le scuole professionali per i servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale (+8 %) e quelli che s’indirizzano verso l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera (+5%). Una risposta concreta alla domanda di lavoro green, c’è, esiste e si chiama “Jobincountry”. Il progetto nasce per merito di Coldiretti proprio per favorire l’incontro tra domanda e offerta. E’ stata creata, infatti, la prima banca dati autorizzata dal Ministero del Lavoro, di aziende di settore che assumono e alla quale potranno accedere tanti giovani e non solo, interessati a lavorare in campagna e in generale nel terziario. E’ stato predisposto un sistema informatico che – sottolinea la Coldiretti – opera attraverso un apposito sito web nazionale nel quale verranno acquisite, archiviate e rese disponibili in forma pubblica tanto le Foto-Eleonor-Bacci-Presidente-Giovani-Impresa-Coldiretti-WEBrichieste di manodopera delle imprese che i curricula e le disponibilità dei lavoratori”. Il servizio non si limita esclusivamente all’impresa, ma è rivolto alla ricerca di colf o badanti, al giovane desideroso di svolgere uno stage aziendale, allo studente a caccia di un’occupazione durante il periodo delle vacanze estive o invernali attraverso un’offerta di lavoro occasionale accessorio (voucher) e al pensionato che voglia integrare il proprio reddito da pensione sempre tramite i buoni lavoro”. Secondo una stima della Coldiretti, con l’arrivo della bella stagione saranno almeno duecentomila i giovani italiani impegnati nelle campagne (in terra pontina almeno settantacinquemila) ad iniziare dalla preparazione dei terreni e delle serre per gli ortaggi per continuare con la raccolta di frutta e verdura fino alla vendemmia. Per far fronte alla domanda e rispondere alle richieste, nasce Jobincountry, un progetto alla luce del sole, volto anche a eliminare il lavoro sommerso che soprattutto nel settore terziario è in costante aumento. Proprio da un’indagine dell’ufficio vertenze dell’A.S.La COBAS di Roma e del Lazio, i lavoratori in nero in provincia di Latina, nel 2013 e fino al 31 maggio scorso, sono aumentati di 15 mila unità rispetto al 2012. L’82,3% di questi sono giovani, dai 18 ai 30 anni, i quali svolgono attività nel settore del commercio e del terziario (servizi). Jobincountry attraverso una banca dati la quale ha come prerogativa la ‘Trasparenza’, tutela il futuro lavoratore garantendogli pertanto, condizioni contrattuali favorevoli. Lo strumento informatico “jobincountry” sarà accessibile presso ogni sede e sportello Coldiretti del territorio di riferimento.


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