“CostituzionalMENTE, il coraggio di pensare con la propria testa”

“CostituzionalMENTE, il coraggio di pensare con la propria testa”
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Nella giornata dedicata alla Festa dell’Europa e sul tema della pace, che ha ispirato la nascita, la crescita e la rinascita dell’Italia e dell’Europa, l’Associazione culturale ‘Cento Giovani’ ha organizzato, un incontro rivolto a giovanissimi studenti, prossimi alla maturità, dei licei M. Ramadù di Cisterna di Latina. l’obiettivo dell’incontro riflettere su cosa è cambiato nei sessant’anni successivi alla promulgazione della Carta Costituzionale. Il convegno, inserito nel più vasto programma Nazionale, vede il coinvolgimento di 11 istituti, con altrettanti incontri in tutta Italia per dare vita a “La mappa dei nostri sogni”, quelli dei cittadini di domani. Gli argomenti trattati, Ambiente, Lavoro, Carceri, Futuro, Speranza, Immigrazione: ogni confronto è caratterizzato da una parola chiave, che guida e condiziona il colloquio. Al tavolo dei relatori sedevano il professor Alessandro Sterpa dell’università de La sapienza di Roma, l’avvocato Lucio Lacerenza, il presidente dell’Associazione 100 Giovani Antonio Formiconi, il dirigente scolastico Anna Totaro e gli insegnanti Lorella Murri e Manuel Diana. Tra i Ragazzi, a sollecitarli e a renderli parte attiva del dibattito Michele Gerace presidente dell’Osservatorio sulle Strategie Europee per la Crescita e l’Occupazione. L’azzeccata formula, giovani che parlano ai giovani, ha reso entusiasmante il dibattito ed è emerso che i futuri cittadini sono molto meno disincantati e molto più agguerrì di quanto si possa immaginare. Loro, i giovani, sanno di essere 20150509_103727_resizedl’unica concreta speranza per credere ancora nel progetto europeo, nonostante tutto. Rappresentano il gruppo sociale che più di ogni altro ha bisogno di aiuto e sostegno, soprattutto per quanto riguarda le opportunità di lavoro. Il sistema scolastico, infatti, nonostante alcune profonde lacune evidenti, riesce in generale a rispondere ancora alla vorace curiosità dei giovani. Ciò che manca sono le opportunità lavorative, le occasioni per mettere in pratica ciò per cui si sono spesi anni di fatica e passione. Loro lo sanno, devono solo capirlo i “grandi” che sono chiamati a sostenere il loro futuro e a non infrangere il giovane Sogno Europeo!


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