Una sola arma: la Costituzione Italiana

Una sola arma: la Costituzione Italiana
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“Non più destra, non più sinistra, non più etichette, non più finzioni nominalistiche ma attività mirate a creare le premesse culturali e politiche per una Costituente di Popolo che sia l’alternativa reale ed organica agli schemi dei partiti ed agli artifici ideologici” questo in sintesi lo spirito del “Coordinamento Nazionale 9 dicembre” nato a Latina i primi giorni di Novembre e che vede il suo leader in Danilo Calvani. L’Italia intera si sta unendo al Presidente dei Comitati Riuniti Agricoli e, con l’82% dei consensi, l’ha eletto leader nazionale. “Dobbiamo uscire dalla crisi, lo dobbiamo alla vita degli italiani massacrati e strozzati da una politica scellerata, dall’austerità, dalle tasse indiscriminate” – dice Danilo Calvani che prosegue – “ Nel Coordinamento 9 dicembre si sono uniti piccoli commercianti, imprenditori, artigiani, disoccupati, studenti, rappresentanti di tutte le categorie. Non esistono e non devono esistere bandiere perché noi combattiamo tutti quelli che, occupando in modo abusivo i palazzi del potere, che hanno legiferato favorendo le banche e le multinazionali. L’attuale disegno prevede l’uccisione del piccolo commerciante a vantaggio delle grosse compagnie, questo per nessun popolo è ammissibile, perché ogni uomo ha la sua dignità e noi Italiani poi, siamo dei maestri nell’artigianato. Nonostante ciò non abbiamo una legge che difenda il Made in Italy al 100%. Eppure queste decisioni in campo politico ed economico coinvolgono non solo i commercianti, ma anche Manifestantigli operai, gli imprenditori, le fabbriche influendo sui bilanci dello Stato che pesano anche sui dipendenti statali. Tutto il popolo è coinvolto in questa grande battaglia e le prime ad accorgersene sono state le donne. I Coordinamenti Italiani sono nati propri da loro, che hanno dato e danno uno stimolo straordinario, sono più concrete e meno manovrabili, sono la nostra forza. La scesa in campo dalle donne, ha spiazzato un po’ tutti e questo per noi, fa una grande differenza”. Vi hanno fatto passare per violenti, estremisti, invece? “Non è così, siamo arrabbiati e desolati questo si, ma gli estremisti non hanno nulla a che vedere con noi, la nostra protesta comprende tutte le idee, la nostra unica arma è la Costituzione, dobbiamo solo pretendere che sia rispettata”. Il leader dei forconi Danilo Calvani incontra i manifestanti a GenovaL’obiettivo dell’ultimatum lanciato per il 9 gennaio è preciso, “il Parlamento è abusivo e deve dimettersi”! “Se ne devono andare tutti, sono stati eletti con una legge giudicata illegittima dalla Corte Costituzionale ed è su quella base che hanno legiferato. Il golpe bianco l’hanno fatto loro, tutti quei parlamentari che si sono avvicendati nei palazzi del potere e hanno condannato a morte il popolo senza nessun processo. Non possiamo permettere che proseguano i suicidi, che gli ammalati muoiano perché non possono permettersi le cure, hanno scambiato l’uomo per merce, dobbiamo riprenderci la nostra dignità. Non ci fermeremo finché non avremmo giustizia, bada bene giustizia e non vendetta”. Per salvare il paese bisogna rimettere in moto l’economia, qual è la vostra idea? Le categorie degli artigiani, degli agricoltori della micro e piccola impresa sono state completamente distrutte per aiutarle nella ripresa è indispensabile stampare immediatamente moneta e metterla in circolazione. Pensare di far ripartire queste categorie mantenendo lo stato attuale delle cose è impossibile. A nostro avviso potremmo anche conservare l’euro ma con una nuova fisionomia. La moneta deve essere emessa a debito ed essere al servizio del popolo, non il contrario”. Come sarà il 2014 per Danilo Calvani? Il 2013 è stato uno degli anni più brutti, per tutti gli Italiani, sono certo che il 2014 sarà un anno di lotta e di ricostruzione. Sono convinto che se finalmente la nostra generazione riuscirà a gettare le basi per un imminente futuro, le prossime generazioni saranno migliori di noi e faranno cose strabilianti per il nostro paese e soprattutto non commetteranno i nostri stessi errori”.

Il Coordinamento Nazionale 9 Dicembre, prevede mobilitazioni in tutta Italia per venerdì 10 gennaio e una grande manifestazione è prevista per Sabato 18 gennaio.


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