Il Nuovo Codice dei Contratti Pubblici ne parlano domani gli ingegneri pontini
Per andare incontro alle esigenze di formazione e aggiornamento sulla materia l’Ordine degli Ingegneri di Latina ha organizzato un corso specifico dal titolo “Il Nuovo Codice dei Contratti Pubblici D.Lgs. 50/2016 e i servizi intellettuali”, la cui prima giornata si terrà domani, giovedì 2 marzo presso Sala Conferenze dell’Ordine degli Ingegneri di Latina, in piazza Celli 3. Il Corso si propone di affrontare in modo organico il quadro normativo emerso a seguito dell’entrata in vigore, nel mese di aprile 2016, del D.Lgs. 50/2016 “Nuovo Codice dei Contratti Pubblici” e dei relativi Regolamenti / Linee Guida tuttora in corso di pubblicazione da parte dell’ANAC. Particolari approfondimenti verranno dedicati ai compiti ed alle responsabilità che la norma affida ai professionisti tecnici. Le lezioni avranno carattere prevalentemente operativo grazie all’esperienza professionale “sul campo” dei relatori. Al fine di consentire un approccio logico e dinamico al vasto corpus normativo il corso è strutturato per moduli tematici: 1. inquadramento generale; 2. servizi tecnici e RUP; 3. la gara; 4. l’esecuzione del contratto; 5. il contenzioso. Il corso è destinato a tutti gli ingegneri che affrontano o prevedono di affrontare la materia dei contratti pubblici di lavori, servizi, forniture, nei settori della pubblica amministrazione, della libera professione, dell’impresa. Particolari approfondimenti verranno dedicati ai compiti ed alle responsabilità che la norma affida ai professionisti tecnici sia pubblici che privati. La normativa è ancora in fase di evoluzione. Infatti nel mese di febbraio è stata presentata al Consiglio dei Ministri la bozza di primo Correttivo del Nuovo Codice dei Contratti Pubblici. Il Decreto Correttivo prevede tra le principali novità: l’obbligo di parametri per i compensi dei progettisti; paletti meno rigidi per l’urbanizzazione; per i progetti basta un nuovo ok per i pareri scaduti; incentivi per i servizi ai tecnici della PA; più appalti integrati; gare “snelle”con il soccorso istruttorio gratis; qualificazione più leggera per le PA; eliminazione del collegio consultivo tecnico. “Il Correttivo presenta sia modifiche che ci trovano favorevoli, che criticità che vorremmo venissero
eliminate – commenta il presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Latina Fabrizio Ferracci – Ad esempio ci soddisfa la modifica del comma 8 dell’articolo 24 del Codice che finalmente ribadisce l’obbligatorietà della determinazione della base di gara attraverso i parametri stabiliti per legge. Con tale modifica si conclude positivamente la lunga battaglia intrapresa dopo l’abolizione delle tariffe, introdotte nel 2012 dal governo Monti. Infatti, gli ingegneri si sono battuti fortemente, nel corso di questi anni, per l’applicazione del ‘decreto parametri’, ritenendo questa una norma di fondamentale importanza per la trasparenza e la corretta applicazione della procedura da porre a base di gara. L’obbligatorietà dei parametri, ormai definitivamente accettata, per la determinazione del base d’asta apre anche la possibilità della reintroduzione della tariffa per le prestazioni rese nei confronti del privato, con la reintroduzione di parametri di riferimento abbinati a definiti standard delle prestazioni professionali”. “Dal lato delle criticità – continua il Presidente Ferracci – dobbiamo evidenziare che le modifiche apportate all’articolo 59 del Codice di fatto riaprono le porte all’Appalto Integrato, in palese contrasto con la delega attribuita dal Parlamento al Governo. Se fosse confermato il testo dell’articolo 24 del Correttivo di fatto sparirebbe uno dei principi cardine del Nuovo Codice e cioè la distinzione tra progettazione ed esecuzione. Naturalmente su questo secondo aspetto esprimeremo la nostra forte contrarietà”. Con il Decreto Legislativo del 18 aprile 2016, n. 50 è entrata in vigore nel nostro ordinamento la riforma degli appalti pubblici che sostituisce completamente il Codice dei contratti pubblici, introducendo numerose novità, tra le quali una disciplina unitaria dei contratti e delle concessioni; una fortissima semplificazione delle procedure; maggiore discrezionalità delle amministrazioni; attribuzione all’ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione) del ruolo di regolatore, controllore e risolutore di controversie; specifiche misure volte a dare maggiore efficienza al sistema. E’ una riforma strutturale di grande rilievo che sta avendo un impatto ad ampio spettro per tutti i professionisti e gli operatori coinvolti: avvocati, magistrati, funzionari e operatori delle pubbliche amministrazioni, ingegneri, architetti. Le molteplici novità introdotte e il permanere dell’applicabilità, seppur transitoria, della precedente normativa, determinano un significativo bisogno informativo e formativo per tutti gli operatori coinvolti nell’acquisizione delle nuove competenze che dovranno acquisire la conoscenza degli strumenti necessari a fronteggiare i nuovi obblighi, controlli e procedure con il relativo aggiornamento.