Grid parity, il futuro nei consumi

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Negli ultimi mesi la carta stampata e la televisione, sempre più spesso, hanno parlato di “grid parity”, termine anglosassone il cui significato ancora per molti rimane oscuro, così per approfondire l’argomento abbiamo chiesto a Lamberto Gravina, Amministratore dell’ESCO Lazio Srl Azienda della Provincia di Latina che ha al suo attivo diversi kW di fotovoltaico installato, cosa significa Grid Parity. “Molto più semplicemente è la parità fotovoltaica, ovvero il punto in cui l’energia elettrica, prodotta da fonti rinnovabili, raggiunge lo stesso prezzo dell’energia tradizionale prodotta da fonti fossili.

In Italia l’evoluzione delle energie rinnovabili e la graduale abolizione dei regimi di sostegno, ha favorito un consistente e rapido calo del costo dei sistemi fotovoltaici che ha consentito, nel sud e nel centro Italia, di raggiungere la competitività con gli altri sistemi di generazione tradizionale grazie anche all’esteso irraggiamento solare di quelle regioni, mentre bisognerà attendere ancora per riuscire a raggiungerla nel Nord Italia.

Naturalmente più è rilevante l’auto consumo più è conveniente l’investimento, gli impianti residenziali da 3 kW non hanno ancora raggiunto la convenienza del grid parity ma anche qui la progressiva diminuzione del costo del fotovoltaico fa ben sperare per il suo raggiungimento. Questa estate abbiamo completato l’installazione di un impianto fotovoltaico operante in grid parity di potenza complessiva pari a 48.75 kWp collocato sulla copertura piana di un centro commerciale, commissionatoci dalla Società Torre la Felce Srl che possiede il Cinema multisala Oxer e gestisce il condominio del Centro, la loro bolletta energetica era rilevante, assorbita dall’aria condizionata negli spazi comuni dai molti ascensori, citofoni e illuminazione varia. E’ stato necessario effettuare un’analisi accurata dei consumi dell’azienda, che ha permesso di realizzare un progetto su misura con un conseguente risparmio in bolletta garantendo al committente un adeguato ritorno dell’investimento anche in assenza di tariffe incentivanti, l’energia elettrica prodotta viene auto consumata dall’azienda e valorizzata secondo il regime di scambio sul posto.”

L’obiettivo di far camminare il fotovoltaico con le proprie gambe è quindi centrato, ma il processo di consolidamento del settore è ancora in corso e s’ipotizza che solo intorno al 2015 potrebbe riuscire a stabilizzarsi, a partire da quella data, un ruolo determinante potrebbe essere ricoperto dalle batterie soprattutto se anticipato dal calo del costo e dalla variazione della normativa ad oggi piuttosto penalizzante; la possibilità di accumulare l’energia prodotta durante il giorno per essere utilizzata dopo il tramonto darebbe un’ulteriore accelerazione al mercato energetico delle rinnovabili.

 www.escolazio.it

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