Ferite a Morte – Le voci delle Donne di Latina

Ferite a Morte – Le voci delle Donne di Latina
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Sold out al teatro G. D’Annunzio di Latina per la reading teatrale organizzata dal Centro Donna Lilith.

Non spegnere i riflettori sulla condizione della donna, in Italia e nel Mondo, questo lo scopo principale delle tante iniziative proposte dal Centro Donna Lilith. Come prevede la legge, bisogna prevenire la violenza di genere, dando sostegno alle vittime degli atti di violenza, sia in termini psicologici che materiali, supportando l’attività dei centri antiviolenza e delle case di accoglienza, luoghi deputati a garantire ospitalità, protezione e soccorso alle vittime di abusi, indipendentemente dalla loro cittadinanza. Sul nostro territorio provinciale sono attivi alcuni sportelli d’accoglienza e una casa- rifugio che funzionano. Ma non basta, da una ricerca emerge, infatti, che una donna su tre ha ricevuto una qualche forma di abuso fisico dall’età di 15 anni. E non è tutto. Nel campo più specifico della sfera sessuale, il 10% ha subito una violenza, mentre il 5% è stato vittima di stupro. Una vera e propria emergenza che sembra riguardare soltanto zone del mondo lontane e invece ha luogo proprio a casa nostra, in Europa. I risultati sono del rapporto Violenza contro le donne, creato da European union agency for fundamental rights (FRA). L’indagine è senza precedenti: 42mila donne, in età compresa tra i 18 e i 74 anni, intervistate faccia a faccia in 28 paesi dell’Unione Europea. Circa 1500 persone di sesso femminile per nazione. Lo scopo: avere un’idea precisa della diffusione del fenomeno, che spesso rimane nel silenzio. Il 67% delle vittime, infatti, non ha sporto denuncia in caso di abusi da parte del partner. I dati contenuti nell’indagine sono davvero tanti e coprono ogni aspetto del fenomeno. Il 33% delle intervistate ha vissuto esperienze di violenza fisica o sessuale durante l’infanzia ad opera di un adulto; il 18% ha rivelato di essere stata vittima di comportamenti e atti persecutori, come lo stalking ed infine, l’11% ha subito avance inopportune sui social network oppure ha ricevuto messaggi di posta elettronica o SMS con riferimenti sessuali espliciti. “Ferite a Morte”, lo spettacolo presentato al Teatro D’Annunzio di Latina, nasce come progetto teatrale sul femminicidio scritto e diretto da Serena Dandini, un’antologia di monologhi sulla falsariga della famosa Antologia di Spoon River di Edgar Lee Master costruita con la collaborazione di Maura Misiti, ricercatrice del CNR. I testi attingono dalla cronaca e dalle indagini giornalistiche per dare voce alle donne che hanno perso la vita per mano di un marito, un compagno, un amante o un “ex”. “Tutti i monologhi di ‘Ferite a morte’ – spiega Serena Dandini – ci parlano dei delitti annunciati, degli omicidi di donne da parte degli uomini che avrebbero dovuto amarle e proteggerle. Non a caso i colpevoli sono spesso mariti, fidanzati o ex, una strage familiare che, con un’impressionante cadenza, continua tristemente a riempire le pagine della nostra cronaca quotidiana. Dietro le persiane chiuse delle case italiane si nasconde una sofferenza silenziosa e l’omicidio è solo la punta di un iceberg di un percorso di soprusi e dolore che risponde al nome di violenza domestica. Per questo pensiamo che non bisogna smettere di parlarne e cercare, anche attraverso il

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Le volontarie del Centro Donna Lilith

teatro, di sensibilizzare il più possibile l’opinione pubblica”. L’evento teatrale è approdato anche a Latina, organizzato dal Centro Donna Lilith, che ha visto cimentarsi nella lettura di alcuni racconti del libro, sapientemente dirette dall’attrice e regista teatrale Tiziana Battisti, alcune delle donne della Rete antiviolenza pontina. Dal vicecomandante dei vigili urbani ad assessori, consiglieri comunali, rappresentanti del Centro Donna Lilith e studentesse, tutte hanno dato voce ad un immaginario racconto postumo delle vittime. Lo spettacolo vuole essere un’occasione di riflessione, un tentativo di coinvolgere l’opinione pubblica, i media e le istituzioni. E visti i numerosi successi sold out, compreso quello di Latina, le autrici si ritengono davvero soddisfatte: “È un bel traguardo quello che abbiamo raggiunto, ma bisogna continuare perché il tema affrontato è estremamente delicato e riguarda tutto il mondo” ci dice Maura Misiti. Nel parterre oltre a moltissimi giovani e numerosi uomini che hanno lasciato piacevolmente sorprese le artiste, anche Tiziano Ferro. “La violenza va combattuta insieme” dice Serena Dandini, “lo scopo di questo spettacolo è la sensibilizzazione, ognuno nel proprio piccolo può fare molto e il solo fatto di ritornare a casa e riflettere anche solo 5 minuti su quello che avete ascoltato per noi vuol dire molto”. Quasi due minuti di applausi hanno sancito la fine di uno spettacolo che lascia il segno, risultato di un’opera ben strutturata e ben interpretata anche dalle donne di Latina.


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