Etichette chiare e oliere anti truffa, arrivano le nuove regole

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Per consentire scelte consapevoli ed evitare il pericolo contraffazioni, dal 13 dicembre scorso è diventata obbligatoria l’applicazione del Regolamento Comunitario 1169/2011 che uniforma l’etichettatura degli alimenti nei paesi della Comunità Europea. Le indicazioni dovranno essere chiare e leggibili. Tra le novità l’obbligo di riportare se si tratta di prodotti decongelati; il tipo di oli vegetali usati; le tecniche di cattura del pesce. Particolare attenzione dovrà essere riservata anche agli allergeni come, ad esempio, la presenza di glutine, frutta a guscio e molluschi che dovranno essere riportati in grassetto. Questi ultimi dovranno essere indicati anche nei menu dei ristoranti, trattorie, bar, pasticcerie, ma anche mense, ospedali, catering, navi, aerei, treni. Chi non si adegua potrà essere sanzionato con multe che vanno dai 6 agli 8 mila euro. Guai anche per i ristoratori che usano a tavola oliere senza il tappo “antitrabocco” la nuova legge preveda multe da mille a 8mila euro per chi non utilizza contenitori a norma. L’intento è di impedire che le bottiglie siano riempite da prodotti diversi da quelli indicati dall’etichetta. La legge stabilisce che: “gli oli di oliva vergini proposti in confezioni nei pubblici esercizi, fatti salvi gli usi di cucina e di preparazione dei pasti, devono essere presentati in contenitori etichettati conformemente alla normativa vigente, forniti di idoneo dispositivo di chiusura, in modo che il contenuto non possa essere modificato senza che la confezione sia aperta o alterata, e provvisti di un sistema di protezione che non ne permetta il riutilizzo dopo l’esaurimento del contenuto originale indicato nell’etichetta”. Inoltre, se il condimento proposto alla clientela deriva da una miscela di oli comunitari, l’etichetta dovrà avere anche una rilevanza cromatica più accentuata, per allertare il consumatore sulla diversa qualità e composizione merceologica del prodotto.
di Tiziana Briguglio


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