“Uccellini Uccellacci” nei Giardini del Comune di Latina

“Uccellini Uccellacci” nei Giardini del Comune di Latina
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Il teatro come veicolo di inclusione sociale delle persone con malattie mentali. Questa la finalità dello spettacolo “Uccellini Uccellacci” che si svolgerà giovedì 20 luglio alle ore 19,30, presso i Giardini del Comune di Latina, in prosecuzione del percorso di collaborazione tra il Dipartimento di Salute Mentale della ASL di Latina e l’Assessorato alle Politiche di Welfare e Partecipazione Pari Opportunità iniziato lo scorso 13 giugno con l’evento “Scrittura e Salute mentale”. L’incontro di giugno ha aperto il ciclo di iniziative legate all’adesione del Comune di Latina alla “Rete Citta Sane OMS” che si arricchirà di un nuovo tassello grazie al contributo del laboratorio teatrale del Centro Diurno e UOS Riabilitazione S.R.P.S. Santa Fecitola. “Uccellini Uccellacci”, diretto da Agnese Chiara D’Apuzzo e Zahira Silvestri della Compagnia Opera Prima di Latina, vedrà sul palcoscenico allestito nel ventre del Palazzo comunale, i ragazzi-attori del Centro che, dopo la consacrazione sui palcoscenici del “Ponchielli” di Latina e del “Costa” di Sezze, giungono così alla terza replica di uno spettacolo attraverso il quale hanno voluto affrontare un tema ambizioso e fortemente attuale: l’inclusione. Le immagini dei barconi straripanti di popoli in cerca di pace e di una possibilità di vita migliore, le notizie di muri e fili spinati per difenderci dai nuovi arrivi di persone in difficoltà, hanno colpito prepotentemente la coscienza e il cuore dei ragazzi e degli operatori. Per comprendere meglio le diverse posizioni la compagnia si è confrontata su tali complicate e complesse questioni, assumendo ora il ruolo di chi arriva, ora il ruolo di chi accoglie. Ne sono scaturite opinioni e pensieri che hanno “costretto” i ragazzi a confrontarsi con i propri limiti, i propri pregiudizi e anche con le proprie paure. Così è nato “Uccellini Uccellacci”, in cui gli attori sono stati anche autori del testo. “Chi attraversa una condizione “diversa”, come spesso capita a noi, riesce più degli altri a sentire sulla propria pelle e sulla propria carne il peso e l’importanza di alcuni problemi”: così si sono espressi gli attori di Santa Fecitola, dimostrando di aver colto, con la sensibilità che gli è propria, l’aspetto emotivo e intellettuale di un tema di difficile soluzione. E la soluzione viene ravvisata in primis nell’impegno a cercarne una, nell’incitamento rivolto ad ognuno affinché faccia la propria parte. La trama racconta di un popolo di uccellini che viene invaso da un popolo di uccellacci di razza diversa e di cultura diversa. Apparentemente sembrano dei pericolosi rapaci, questi uccellacci che arrivano a frotte, in grado solo di creare disordine pubblico. Apparentemente gli uccellini sono costretti a difendersi. Apparentemente l’unica soluzione è cacciare l’invasore, oppure costringerlo ad una vita senza diritti. Apparentemente la convivenza è impossibile, nonostante la curiosità gli uni per gli altri sia viva e forte. Apparentemente sembra che l’unica strada da percorrere sia quella che la storia dell’uomo ha tracciato da sempre: dichiarare guerra a tutto ciò che possa essere percepito anche solo lontanamente come una minaccia alla nostra tranquillità. Eppure anche gli ostacoli più grandi e apparentemente insormontabili, possono essere superati e che l’unica vera guerra da dichiarare è contro quel nemico che si chiama paura. Il lavoro, accolto con particolare favore dall’Assessorato alle Politiche di Welfare e Partecipazione Pari Opportunità, è frutto dell’impegno dell’infaticabile e straordinaria Dottoressa Maria Carfagna, coordinatrice del progetto, coadiuvata dalla passione e dalla competenza degli operatori di Santa Fecitola e del Centro Diurno, dalla preziosa collaborazione delle attrici Donatella Galeotti e Giulia Tramentozzi e delle tirocinanti e dal sostegno dell’insostituibile Dottor Lino Carfagna, Direttore del Dipartimento di Salute mentale, da sempre convinto dell’importanza del ruolo dell’arte in qualunque percorso di riabilitazione e di vita.
A calcare le tavole del palcoscenico Mauro Angeluzzi, Antonino Bellanca, Mauro Berti, Rosa Cammarone, Alessandro Cecconi, Roberto Cocchioni, Stefano Cogno, Giovabattista Del Col, Gabriel Goretta, Antonello Liccione, Alessandro Manili, Emanuela Notvazky, Angelo Peca, Dario Russo, Denis Salnitro, Daniele Sinigaglia, Teodolinda Stella, Tiziano Tonti, Donatella Galeotti e Paola Campagna. Supervisione Dottoressa Maria Carfagna. La regia è di Agnese Chiara D’Apuzzo e Zahira Silvestri della Compagnia Opera Prima, il prezioso supporto tecnico di Andrea Grassi.
L’ingresso allo spettacolo è gratuito.


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