Surfcasting primaverile raccontato da Simone Paniconi

Surfcasting primaverile raccontato da Simone Paniconi
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La primavera senza alcuna ombra di dubbio è uno dei migliori periodi per praticare tutte le tecniche di pesca. In primavera, infatti, grazie al riscaldamento delle acque, alle condizioni meteorologiche favorevoli e ha una costante condizione del mare molte specie migreranno verso i nostri mari. Durante questo periodo, molto breve ma intenso, i pesci di tutti i tipi sia predatori che grufolatori arriveranno nel più vicino sottocosta. In primavera, il surfcasting è una delle migliori tecniche per insidiare tutte le prede che vogliamo. Bisognerà avere pazienza, tempo ed aspettare che il momento prolifico arrivi; in questo periodo, come in tutto l’anno, il tramonto e l’alba sono i migliori momenti per praticare la pesca. Non bisognerà però disdegnare il giorno e la notte in cui avverranno numerose catture soprattutto di pesci di galla. Le nostre prede, durante le miti giornate di primavera, prediligono il sottocosta, tanto che, anche chi si avvicina alla disciplina per la prima volta, può praticare il surfcasting ottenendo buoni risultati. Le attrezzature opportune, da utilizzare durante la bella stagione, saranno quelle che useremo tutto l’anno, ci basteranno delle canne da surfcasting con azione medio pesante, da 80 a 160 gr, che ci serviranno per la pesca sulla lunga distanza, poi delle canne da beach ledgering con grammatura 50-100gr che serviranno per la pesca più corta e più leggera. I mulinelli dovranno essere di grandezza rapportata alla Canna da pesca, possiamo dire che scegliendo quelli da un 3000 a 6000 copriremo tutte le fasce pescabili, ai mulinelli però, andranno abbinati dei fili da bobina. I fili non dovranno essere di diametro superiore agli 0.22 millimetri, per i mulinelli 5000 e 6000 mentre, non superiore agli 0.18 millimetri per i mulinelli più leggeri. Alla nostra attrezzatura sarà opportuno abbinare delle montare che varieranno in base alle prede che andremmo ad insidiare. Per una pesca più dinamica per esempio quella dei pesci di galla come sugherelli, boghe nella notte e, Lecce e aguglie di giorno, utilizzeremo i triami, scelta questa adottata soprattutto dai garisti che dovranno cercare di pescare più prede possibili . La lenza a biami, che consiste in una montatura a due ami, sarà utilizzata soprattutto per la pesca dei pesci grufolatori come mormore e piccole orate che, durante questo periodo, saranno presenti in quantità elevata nel sotto riva delle nostre coste. La montatura più utilizzata soprattutto dai pescatori di orate, resta il monoamo, montato su un bracciolo molto lungo che farà lavorare la nostra esca nel modo più naturale possibile, dandoci l’opportunità di catturare orate di notevoli dimensioni. Anche le esche rivestiranno un ruolo fondamentale, scegliendo quella giusta porteremmo a termine le battute di pesca con un buon successo. L’esca principale è l’arenicola nostrana questa funzionerà su tutti i tipi di prede sia grandi che piccole. Il coreano, invece, grazie alle sue vibrazioni ci farà catturare tutti i pesci soprattutto quelli di galla. Il cannolicchio, l’americano e il granchio saranno quelli per pescare i pesci più grandi come le orate. Infine è bene munirsi di tripode o picchetti ed andare in spiaggia a tentare la fortuna. Nel prossimo articolo parleremo del surfcasting estivo.

 Foto by Mirco Andreatta


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