Psicologia: l’ansia scolastica
a cura della dr.ssa Alessia Micoli
L’ansia è una reazione naturale dell’organismo di fronte a delle vicissitudini che l’individuo percepisce come problema, cioè come minaccioso o difficile; la maggior parte delle persone provano ansia e serve per proteggerci poiché ci rende più attivi, più attenti e pronti ad agire. L’ansia scolastica è un problema reale ma superabile; è una delle difficoltà più comuni tra gli studenti e si manifesta come una grande preoccupazione ed è una forma di ansia specifica e situazionale, ovvero legata al contesto scolastico e allo studio. È strettamente collegata alle prestazioni scolastiche, quindi è inerente alle interrogazioni, agli esami, alle verifiche e al giudizio degli insegnanti o ai commenti dei compagni di classe. L’ansia scolastica colpisce entrambe i sessi ma è più frequente nelle ragazze, in quanto sono più autocritiche e temono di deludere gli altri e cercano di compensare l’ansia studiando di più; mentre i ragazzi, che parlano di meno, la esprimono di meno, magari con l’evitamento, con la distrazione o con l’irritabilità. Deriva dalla paura del fallimento, dalla paura di sbagliare, paura di deludere i propri genitori o gli insegnanti, di essere giudicato, di parlare di fronte agli altri, dalle pressioni familiari, dalla bassa autostima e dalle esperienze negative che sono avvenute a scuola. Questo stato può avvenire in diversi momenti della vita scolastica. I sintomi possono essere tra i più diversi, ovvero dal mal di pancia, al mal di testa, all’insonnia, cioè la difficoltà ad addormentarsi, oppure frequenti risvegli, oppure incubi, evitamento della scuola, tensione generalizzata e nervosismo. È temporanea e legata a periodi scolastici; inoltre, l’ansia può anche aumentare nei periodi di grande stress. Se l’ansia non viene gestita le conseguenze possono essere: un calo nel rendimento scolastico, difficoltà di concentrazione e di memoria, assenteismo, cioè il non andare a scuola, la diminuzione dell’autostima. È importante rivolgersi ad uno specialista e chiedere aiuto, per poter imparare delle strategie per poterla gestire al meglio. Le strategie per affrontarla possono essere: l’organizzare lo studio, tecniche di rilassamento, lavorare sull’autostima.
