Psicologia: Il ruolo del genitore
a cura della dr.ssa Alessia Micoli, psicologa
Ogni figlio ha bisogno di un punto di riferimento, una figura rassicurante quali i propri genitori che trasmettono dei valori, delle regole, dei limiti e comportamenti tramite l’esempio. Secondo John Bowlby, il bambino nasce con una predisposizione biologica a stabilire legami significativi, chiamati “relazioni di attaccamento”, che garantiscono sicurezza e protezione. Il ruolo del genitore è in continua evoluzione, egli deve garantire la sicurezza fisica ed emotiva del figlio, egli deve saper comunicare ed ascoltare in modo aperto e rispettoso il figlio. Essere genitore è molto complesso e delicato e va oltre il prendersi cura dei bisogni materiali del proprio figlio, inoltre è un mondo pieno sfide da affrontare sono moltissime. Fare il genitore significa riuscire a esercitare un ruolo come il dare regole, che servono a comprendere il senso della responsabilità e delle conseguenze, gestire gli orari del figlio, insegnare la responsabilità, lavorare sul potenziare l’autostima del figlio. Essere genitore significa “abitare” quel ruolo in modo consapevole, con la propria presenza emotiva, con l’ascolto attivo, con la disponibilità ad accogliere il figlio per quello che è. Consideriamo che già diventare genitori non è semplice. Il genitore deve sostenere e supportare il figlio nelle fasi critiche che vive, deve aiutarlo a superare le frustrazioni e le angosce. Winicott, un pediatra e psichiatra britannico vissuto nel secolo scorso, affermava l’esistenza del genitore “sufficientemente buono” che è colui che sa accudire il suo bambino. Ogni genitore deve avere delle competenze adeguate al proprio ruolo; le competenze genitoriali sono l’insieme delle capacità, delle risorse emotive e delle abilità concrete che permettono al genitore di: nutrire, proteggere, educare ed a sostenere emotivamente il proprio figlio; promuoverne l’autonomia, l’autostima e il senso di sicurezza ed adattare lo stile educativo alle differenti fasi di crescita. La genitorialità è uno spazio nella mente che inizia a formarsi nell’infanzia del figlio ed il suo ruolo cambia con la crescita del figlio; difatti nel periodo infantile, prevale la cura, nell’adolescenza, la sfida è accompagnare senza invadere, nell’età adulta, il genitore diviene una presenza affettiva ed un punto di riferimento.
