Psicologia: Gestire le emozioni di dicembre
a cura della dr.ssa Alessia Micoli, psicologa
Un proverbio recita: “Novembre trema tutto, dicembre seppellisce l’anno”. Questo mese è psicologicamente simbolico in quanto si tirano le somme dell’anno, si generano delle domande esistenziali e nascono delle riflessioni. Molto spesso si associa il mese di dicembre alla famiglia, alla festa, all’amore, allo stare assieme e all’armonia. Dicembre è un periodo carico di impegni e molto intenso di emozioni a causa delle feste, dei regali, della gestione del tempo, delle ferie, delle aspettative sociali che posso attivare delle sensazioni contrastanti: gioia, affetto, gratitudine, empatia, malinconia, ansia e senso di solitudine, desiderio di vicinanza. Secondo Steve McKeown, psicologo inglese, uno dei motivi maggiori per cui il Natale dona felicità è la sua capacità di poter risvegliare le emozioni positive ed una nostalgia per l’infanzia. Inoltre le decorazioni natalizie aiutano a rivivere i vecchi ricordi spensierati, offrendo l’opportunità di mettere da parte, anche solo per un momento, le preoccupazioni della vita adulta. Al contrario il calo della luce ed il freddo influenzano il morale aumentando la stanchezza, il bisogno di protezione. Molto spesso, le feste portano alla memoria le persone che non ci sono più, generano la mancanza di relazioni significative. Le emozioni che si vivono sono molte, quali: la nostalgia, legata alle persone del passato; la gioia, dovuta al fatto che si torna più bambini e inizia il periodo magico; senso di inadeguatezza e di colpa, in quanto a volte non si prova la “felicità” imposta dalle feste. È importante cercare di non scacciare le emozioni, anzi si deve comprendere lo stato di animo che si vive, con le correlate emozioni, in modo tale da gestirle e conoscersi sempre più. Dobbiamo limitare le cose che ci pesano e prendersi dei momenti per sé stessi in modo tale da preservare il proprio benessere psicologico, come fare dello sport, delle passeggiate, dei piccoli gesti di gratitudine.
