Psicologia: Autunno e depressione

a cura della dr.ssa Alessia Micoli, psicologa
Camus diceva “L’autunno è una seconda primavera, quando ogni foglia è un fiore”; mentre per la psicologia l’autunno rappresenta il ciclo del lasciar andare ciò che non serve più e della trasformazione. L’autunno è una stagione di transizione potente che riesce a risvegliare delle emozioni molto profonde, nonostante alcune persone si sentano più fragili e vulnerabili a livello psicologico. Questa stagione, che invita al rallentamento, stimola un pensiero introspettivo, intimo e contemplativo. La depressione autunnale o depressione stagionale o anche Disturbo Affettivo Stagionale (SAD) è quello stato che accompagna l’accorciarsi delle giornate e la attenuazione delle temperature, e che corrisponde a un periodo, l’autunno, in cui ci si sente più malinconici e tristi. Le ore di buio aumentano e il nostro orologio biologico deve imparare a regolarsi in base ai nuovi ritmi. I sintomi sono: sensazione di solitudine, paure esistenziali, calo dell’umore, spossatezza, tristezza, mancanza di energia, difficoltà di concentrazione, aumento dell’appetito, bisogno di conforto, disinteresse per la quotidianità, depressione e malinconia. Le ore di luce diminuiscono e si altera la produzione di melatonina (l’ormone del sonno) e serotonina (ormone del benessere). Ovviamente il ritmo biologico subisce un’alterazione, il corpo subisce un rallentamento e vi sono dei mutamenti nel cervello. Come poterla affrontare: assecondiamo il ritmo della stagione e quindi camminiamo all’aperto ogni giorno (l’attività fisica stimola la produzione di endorfine), cerchiamo di mantenere degli orari regolari, limitiamo gli zuccheri, frequentiamo amici e familiari; diamo valore alla lentezza ed al riposo. Accettiamo le emozioni per poter eliminare la tristezza o l’apatia; cerchiamo di non giudicarci, troviamo un senso nei piccoli gesti, sia nostri che degli altri; potenziamo le motivazioni “a fare”, facciamo della mindfulness, yoga e la respirazione consapevole; è importante impegnarsi in qualcosa di manuale, tipo cucinare qualcosa, sistemare un angolo della casa. In tutto ciò dobbiamo riuscire a stabilire dei micro- obiettivi che ci aiutino a soddisfare la gratificazione di cui abbiamo bisogno, dedichiamo del tempo per il nostro corpo, creiamo dei rituali che aiutano a contenere la malinconia.