Priverno: Otto anni dopo, Porta Posterula ritrova la gloria con Angelo Di Macio

Priverno: Otto anni dopo, Porta Posterula ritrova la gloria con Angelo Di Macio
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Con la grinta dei giovani e la precisione di un veterano, Angelo Di Macio ha scritto il suo nome nell’albo d’oro del Palio del Tributo, vincendo la XXIX edizione della storica Corsa all’Anello. Un successo che riaccende i colori di Porta Posterula, che attendeva da ben otto anni di rivedere il drappo tornare nelle proprie mani. E il giovane cavaliere, al suo secondo anno di partecipazione, ha firmato un’impresa emozionante, battendo in finale il forte Alfonso Mantuano in una sfida all’ultimo anello e, soprattutto, al millesimo di secondo. La corsa, momento clou dell’intera manifestazione, si è disputata lungo il corso centrale di Priverno, trasformato per l’occasione in un’arena di sabbia rossa, dove otto cavalieri, due per ciascuna delle quattro porte storiche, si sono sfidati con coraggio e destrezza. Dopo le prime tornate, solo i migliori hanno raggiunto le fasi finali, culminate nel duello tra Di Macio e Mantuano; entrambi hanno centrato l’anello più piccolo, ma è stato il tempo, registrato dai cronometristi con la consueta attenzione, a decretare il vincitore. A Di Macio è andato così il prezioso drappo dipinto quest’anno dall’artista Marinella Pompeo, oltre a un premio in denaro. Il drappo, come da tradizione, sarà custodito dalla contrada vincitrice, simbolo di onore e appartenenza. Ma il Palio del Tributo non è solo competizione; è memoria, arte, spettacolo e spirito di comunità. Nei giorni che hanno preceduto la corsa, la città si è animata con eventi capaci di unire tutte le generazioni. Dalla scoperta del drappo alle mostre, la personale di pittura di Marinella Pompeo e la collettiva fotografica firmata da Carlo Picone e Fabio Di Legge, ogni angolo di Priverno ha respirato storia e creatività. Particolarmente suggestiva è stata la Fiaccolata che ha attraversato i vicoli del centro storico, concludendosi nella gremita Piazza Giovanni XXIII. Qui, tra luci tremolanti e un’atmosfera intrisa di emozione, il mezzosoprano Stefania Antonetti ha dato il via alla serata rievocativa con una narrazione storica intensa, affiancata dalle danzatrici del gruppo Carola Privernensis. A seguire, le evoluzioni degli sbandieratori di Carpineto Romano e del gruppo privernate “Aquile della Camilla” hanno fatto vibrare il pubblico, tra acrobazie e suoni ancestrali. Tra le novità più apprezzate, lo spettacolo pirotecnico e acrobatico dell’artista del fuoco Ottimix con la sua performance “Caos Calmo”, capace di unire suggestione visiva e pathos teatrale. A concludere la serata, il ritorno in scena del gruppo storico di tamburi, chiarine e sbandieratori di Carpineto Romano, preceduti dalla solenne benedizione di Don Titta Ficarola ai figuranti e ai cavalieri.  Il giorno successivo, il centro di Priverno si è trasformato nuovamente in un palcoscenico a cielo aperto con il Corteo Storico. Delegazioni in costume provenienti da Subiaco, Norma, Carpineto Romano e Sonnino hanno affiancato i padroni di casa in un corteo che ha raccontato, passo dopo passo, l’identità del Palio. Non sono mancati i momenti simbolici: la Consegna del Tributo da parte dei Comuni tributari (Maenza, Prossedi, Sonnino), l’Offerta del Vino ai centurioni da parte delle locandiere, e la rievocazione narrata dal presentatore Anthony Peth. Il gran finale si è consumato nella cornice maestosa della scalinata della concattedrale di Santa Maria Annunziata, dove figuranti e pubblico hanno assistito all’ultimo atto della manifestazione, la Corsa all’Anello. Ed è lì, tra le urla di gioia di Porta Posterula e l’applauso corale di una città intera, che Angelo Di Macio ha sollevato il drappo della vittoriaCon la vittoria di Angelo Di Macio, il Palio del Tributo 2025 si chiude nel segno della tradizione ma anche del rinnovamento, tra applausi, spettacolo e grande partecipazione popolare. L’organizzazione, guidata dalla presidente Valentina De Angelis con la direzione artistica di Tiziana Pietrobono e la conduzione di Anthony Peth, ha offerto un’edizione curata nei minimi dettagli, capace di coniugare storia, cultura e sport equestre in un format coinvolgente e ben strutturato. Per Priverno, il Palio non è solo una rievocazione storica, ma un momento identitario forte, che unisce il passato con il presente e rafforza il senso di comunità. E proprio l’entusiasmo suscitato dalla vittoria di Porta Posterula, che interrompe un digiuno lungo otto anni, testimonia quanto questo evento sia ancora oggi vissuto con autentica passione da tutta la cittadinanza. L’appuntamento, ora, è al prossimo anno, con la XXX edizione già carica di aspettative. Ma intanto, a godersi la gloria, è Angelo Di Macio, giovane, preciso e veloce, che ha conquistato il cuore del pubblico e riportato il drappo là dove mancava da troppo tempo.

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