Mostre: Appia….Meravigliosa

Mostre: Appia….Meravigliosa
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“Appia…Meravigliosa” degli antichi rottami, delle passate officine ,questo è il titolo della mostra fotografica realizzata da Luciano Tramannoni con la collaborazione e curata dal professor Vincenzo Scozzarella, critico d’arte e direttore del museo dell’Abbazia di Valvisciolo. Iniziativa proposta e nata con il prezioso contributo di Unindustria Latina che ha inteso promuovere e realizzare anche un elegante catalogo sulla via Appia che sarà presentato durante la mostra ed intende ripercorre l’ideale collegamento tra Roma antica Urbe imperiale ed oggi capitale d’Italia nonché capoluogo di regione e la provincia di Latina. Le circa 40 immagini del formato 40+60 in bianco e nero stampate su carta cotone stampate dalla Beautifulook saranno in mostra dalle ore 17.30 del 13 dicembre 2014 fino al 20 gennaio 2015  presso la sala capitolare del monastero di Valvisciolo a Sermoneta. Il progetto si è proposto una rappresentazione fotografica del cammino della via Appia in Terra Pontina, così come appare oggi agli occhi curiosi di chi la percorre e si vuole soffermare ad ammirare con un occhio più attento e sensibile  l’antica storia (antichi rottami) della nostra provincia, rinata dalla poderosa opera di bonifica ,alla recente archeologia industriale ed agricola (passate officine) ancora perfettamente visibile percorrendo la Statale Appia. “Se la via Appia potesse parlare racconterebbe i suoi  circa 2300 anni di storia vissuti intensamente – spiega Luciano Tramannoni – uomini, donne, legioni romane, mercanti, carri, poeti, scrittori, santi, auto, camion, operai e turisti l’hanno percorsa attraversata e utilizzata come via veloce di comunicazione per arrivare a sud per imbarcarsi per il lontano oriente, oppure semplicemente per raccontarci le fatiche degli schiavi nel tagliare pietre da sistemare per il lastricato, per costruire terrazzamenti o stazioni di riposo o per il cambio di cavalli o in epoca più recente nel scavare canali per bonificare il territorio o per raggiungere fabbriche o terreni da coltivare”.

 


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