Libri: quell’eredità colpevole dell’Italia ancora non risolta

Libri: quell’eredità colpevole dell’Italia ancora non risolta
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Il sesto appuntamento con ‘La grande bellezza’, la serie di incontri e talk show organizzati da Anagtia, col patrocinio della Regione Lazio, ha un titolo esplicativo e simbolico: ‘L’eredità colpevole’, un talk show in programma venerdì 17 marzo ore 18.30 presso il locale Caffè Life in via dei Volsini a Latina. Ospite d’eccezione lo scrittore di origini fiumane Diego Zandel, insieme allo scrittore ed editore Alessandro Vizzino e l’avvocato e storico Cesare Bruni, moderati e stimolati nel dibattito dallo scrittore e giornalista Gian Luca Campagna. Il talk show prende spunto dal romanzo “Eredità colpevole”, l’ultimo romanzo di Diego Zandel, edito dalla casa editrice Voland. Affermato scrittore, nato nel 1948 nel campo profughi di Servigliano da genitori esuli fiumani, Zandel continua nel filone della sua produzione narrativa, che affonda le radici in uno scorcio drammatico e tragico della nostra storia, che ha a che fare con la storia personale e intima dell’autore, appunto quella dell’esodo fiumano e istriano, noto come esodo giuliano dalmata. Cesare Bruni, invece, memoria storica del territorio pontino, focalizzerà l’intervento sull’accoglienza da parte di Latina dei profughi di quei territori, tanto che in quegli anni l’edificio 82 fu trasformato nel Campo profughi, incardinandosi nella storia della città. Influenzato dagli accadimenti nelle terre della ex Jugoslavia, Zandel infarcisce i suoi romanzi sempre di una vena noir e gialla, condendo la trama con elementi di suspense. Il protagonista presenta il cognome dell’autore (Lednaz), stante a significare la forte impersonificazione  con una storia che presenta ancora lati oscuri e profonde cicatrici. La vicenda è ispirata a un fatto vero, un processo avvenuto dal 1997 al 2004 ad Oskar Piškulić, capo dell’OZNA, la polizia politica di Tito nella ex Jugoslavia.

La trama: Guido Lednaz, giornalista e scrittore figlio di profughi fiumani, si interessa all’omicidio del giudice La Spina, rivendicato da un gruppo di estrema destra per  aver contribuito all’assoluzione del criminale di guerra titino Josip Strčić. Seguendo varie piste investigative e rimettendosi in contatto con figure del suo passato, Lednaz ripercorre una delle pagine più sanguinose della storia presentando il resoconto delle atrocità della Seconda guerra mondiale e il conseguente esodo di un intero popolo. Lednaz incontrerà nella sua indagine una galleria di personaggi dell’Italia di ieri e di oggi, che rappresentano i tasselli di un doloroso mosaico. Un’avvincente indagine dalle tinte noir, condotta tra Roma e Trieste, che porterà il protagonista a una drammatica verità.


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