Latina: “Cuori nella Nebbia” ha raccontato al forza le donne

Latina: “Cuori nella Nebbia”  ha raccontato al forza le donne
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Si è conclusa sulle note di Vietato Morire di Ermal Meta, interpretata dall’attrice Titina Volpicelli insieme al Coro di Voci Bianche del Circolo Cittadino “Sante Palumbo”, diretto dal M° Jessica Paciolla con al pianoforte il M° Riccardo Bellomo, la seconda edizione di “Cuori nella Nebbia”, manifestazione inserita nel programma della 26ᵃ Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne. L’iniziativa, ospitata negli spazi del Circolo Cittadino di Latina, ha ricevuto il patrocinio del Comune di Latina e l’adesione del Club per l’UNESCO di Latina, ed è stata promossa dall’Associazione Culturale Il Cerchio delle Idee su impulso di Stefania Mariani, Daniela Stefanelli e Maurizio Castagna. Il pomeriggio ha proposto un percorso nella storia e nella memoria collettiva, dall’epoca romana fino alla contemporaneità, per ricostruire il lungo cammino della violenza e del riscatto femminile. Un viaggio narrato attraverso parole, arte e testimonianze, con l’intento di rompere quel silenzio che per secoli ha avvolto le donne, restituendo voce, dignità e consapevolezza. A portare i saluti dell’amministrazione comunale è stata la consigliera Valentina Colonna, intervenuta per conto del sindaco Matilde Celentano, che ha ribadito l’impegno dell’ente nel rafforzare le reti territoriali e consolidare i sistemi di protezione a favore delle donne. Il racconto storico si è aperto con l’intervento di Claudia Gaspari, artista orafa e studiosa di storia antica, che ha presentato Redemptio: Riscatto, Memoria, Rinascita intrecciando la sua esperienza personale di violenza psicologica a un percorso di rinascita costruito attraverso piccoli atti di resistenza e la scelta di trasformare il dolore in creatività. Gaspari ha spiegato come il condividere la propria storia nelle scuole sia diventato uno strumento di consapevolezza, capace di aiutare i giovani a riconoscere i segnali della violenza e a comprendere che dalla sofferenza è possibile rinascere. Il tema dell’educazione è stato ripreso da Mauro Macale, presidente del Club per l’UNESCO di Latina, che ha ricordato il costante impegno dei Club nelle scuole e nella società civile, sottolineando come questa azione rientri nel quadro dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile e, in particolare, dell’Obiettivo 4 dedicato all’istruzione di qualità. Il passaggio dall’antica Roma alla persecuzione delle streghe è stato affidato alla voce di Titina Volpicelli con il monologo Da strega a donna, cui è seguito l’intervento in collegamento della ricercatrice Sveva Molinaro, che ha messo in relazione le ingiustizie del passato con quelle ancora presenti oggi. Molto partecipate e intense le testimonianze di Cinzia Giluni, che ha raccontato il proprio percorso di rinascita dopo anni di abusi e silenzi, e dell’imprenditrice Silvia Muzzolon, che ha posto l’accento sui rischi spesso sottovalutati nei luoghi di lavoro. Un momento dedicato alla bellezza e all’arte è arrivato con i dipinti di Milena Petrarca, incentrati sulla violenza psicologica e sul dramma delle spose bambine, e con la mostra fotografica Mi appartengo di Cinzia Volpe, in cui ogni immagine offre un messaggio sull’autostima come simbolo di consapevolezza e rinascita. La serata si è chiusa con l’esibizione di difesa personale di Valerio Petecchia e Giorgia Sacco, che hanno smontato alcuni falsi miti legati all’autodifesa, ribadendo l’importanza della consapevolezza corporea e della gestione del movimento come strumenti utili a prevenire o affrontare situazioni di rischio. È stata inoltre annunciata l’apertura, il prossimo 13 gennaio, di un corso di autodifesa anche a Latina. Visibilmente soddisfatta la Presidente dell’Associazione Il Cerchio delle Idee, Stefania Mariani, che ha sottolineato la grande partecipazione del pubblico, definita un segnale chiaro della sensibilità della comunità su un tema ancora drammaticamente attuale. Mariani ha voluto ringraziare il presidente del Circolo Cittadino, Bruno Bulgarelli, per l’ospitalità, le famiglie dei giovani coristi per il loro costante supporto, la realtà Le Case di Silvia per la collaborazione, Stefano Faiola per il servizio fotografico e quanti continuano a credere nel progetto e nei suoi obiettivi. A moderare l’incontro è stata la giornalista Dina Tomezzoli, che ha accompagnato il pubblico lungo un pomeriggio di riflessione e memoria.


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