La pesca ai predatori raccontata da Simone Paniconi

La pesca ai predatori raccontata da Simone Paniconi
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Nei nostri mari, in particolare nel sud della nostra penisola, c’è grande presenza di pesci predatori, cioè si cibano di altri pesci, molluschi o cefalopodi . Il predatore è molto territoriale e a volte attacca più per difendere il suo territorio che per fame, come fa abitudinariamente il pesce Serra. Ogni predatore ha il suo periodo, in estate si può insidiare il re del mare, il pesce Serra. In autunno si catturano prevalentemente Lampughe, Serra e Lecce, che si avvicinano alle coste per l’elevato numero di prede che si riproducono nel sottocosta. La stagione invernale, grazie al freddo e alle grandi mareggiate, riserva sorprese inaspettate, di solito offre una grande presenza di Spigole di dimensioni XXL , che si avvicinano alla costa per la riproduzione. Con le Spigole, in questi ultimi anni, si possono trovare anche pesci Serra che fino a qualche anno fa erano pesci migratori, ora, con il surriscaldamento del clima, si sono stabiliti nei nostri mari, anche nelle stagioni fredde. Predilige le nostre acque anche il Grongo, un pesce predatore molto simile all’Anguilla che però ha un apparato boccale molto duro e dimensioni decisamente più grandi, nei nostri mari, con la tecnica del surf casting, ne sono stati catturati esemplari di oltre due metri. In primavera, con il cambio di temperatura, si cattura il Rombo, un predatore particolare che fa parte della famiglia dei pesci piatti. Si trova prevalentemente sulle secche o renelle e si ciba di piccoli pesci o resti di pesci. Per catturare un pesce predatore bisogna usare una tecnica specifica che varia a seconda della specie. Per catturare il pesce Serra che ha una forma molto dinamica e, una bocca molto grande con dei denti molto affilati, si deve usare un finale di acciaio molto robusto, questo pesce una volta allamato sprigiona una potenza fuori dal comune facendo balzi acrobatici fuori dall’acqua, oltre al finale in acciaio c’è bisogno anche di un’ attrezzatura molto sostenuta: fili molto spessi, molinelli di taglia grande ed in fine canne molto potenti in grado di contrastare il pesce. Per le esche, predilige pesci vivi o tranci di pesce che, grazie alle vibrazioni o al forte odore, scatenano l’attacco del predatore. Per la caccia pescealla Spigola, pesce un po’ pigro, si possono usare tutti i tipi di esca, dal pesce vivo, al più piccolo mollusco esistente. Il Barracuda, come il pesce Serra è un predatore dai denti aguzzi, quindi, per pescarlo useremo un cavo di acciaio come finale e per insidiarlo, sardine, tranci di pesce di vario, ma è particolarmente ghiotto di piccoli pesci feriti che grazie al loro movimento scatenano il suo attacco. La Leccia e la Ricciola sono molto simili, vivono prevalentemente su fondali misti ma soprattutto molto alti, per la loro pesca c’è bisogno di un’attrezzatura fuori dagli standard, canne potentissime, mulinelli enormi e fili eccessivamente spessi, le esche sono in prevalenza Aguglie e Cefali di media e grande dimensione. La pesca al Grongo è invece molto facile, economica e allo stesso tempo molto divertente, le esche principali sono la sarda ed il calamaro, ma non disdegna altri pesci o molluschi, occorrono canne robuste, ami molto spessi e affilatissimi. La cattura avviene prevalentemente su spiagge a fondale roccioso, poiché il Grongo, durante il giorno, vive rintanato nelle rocce. Il Rombo, invece, vive su fondali sabbiosi nei quali si mimetizza, s’insidia con piccoli pesci vivi e vermi di grandi dimensioni. La pesca ai predatori è molto emozionante e dinamica, richiede un bagaglio tecnico che non tutti hanno. Prima di andare a pesca bisogna munirsi di molta pazienza e molto tempo ma soprattutto bisogna tener conto delle condizioni metereologiche, i pesci vanno in frenesia alimentare solo con condizioni di meteo avverse e le canne sono prevalentemente in fibra di carbonio, quindi attenzione. Nel prossimo articolo parleremo della pesca ai Grufolatori (mormora, ombrine ecc.)


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