La Buona Scuola approda a Latina

La Buona Scuola approda a Latina
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È uno dei pezzi forti della Buona Scuola per portare la cultura d’impresa dentro gli istituti. Si chiama Alternanza Scuola Lavoro ed è il primo “punto alla lavagna” del video diffuso dal governo con voce narrante il Premier, Matteo Renzi, che spiega la rivoluzione copernicana tra i banchi italiani. L’idea è quella di trasformare le superiori non in soli pensatoi, ma in trampolini verso una professione, con la speranza che gli stage (gratuiti e obbligatori) possano permettere di abbassare quel 44% circa di disoccupazione giovanile che attanaglia il sistema Paese, aiutando gli adolescenti ad avvicinarsi il prima possibile alla concretezza di un mestiere. Da quest’anno ogni studente di un Itis dovrà fare 400 ore di stage, e ogni liceale dovrà applicarsi in 200 ore, di impieghi fuori dalle mura scolastiche nell’arco del triennio (dal terzo al quinto anno). La legge 107/15, approvata lo scorso luglio in Parlamento, vuole realizzare per la prima volta in Italia uno stretto collegamento tra l’esperienza scolastica e quella dell’impresa e del mondo del lavoro. L’Alternanza Scuola Lavoro prevista dalla legge ha lo scopo di rendere più concreto e produttivo il programma scolastico integrandolo con esperienze provenienti dalle diverse realtà 20160411_121242lavorative. La realizzazione di questo obiettivo richiede la partecipazione e un forte impegno sia da parte delle strutture scolastiche sia da parte delle imprese e dei rappresentanti del mondo del lavoro. In questo quadro si colloca il Progetto Job Education ideato da Raffaele Loggia, proprietario della Loggia Industria Vernici, e sposato da Federlazio Latina che fungerà da intermediario tra il mondo della scuola e quello dell’impresa per fare sì che progetti come quello che ha preso il via oggi, presso la Loggia Industria Vernici possa essere ripetibile anche in altre aziende del territorio. Per gli studenti è un’esperienza nuova e unica che potrà evolversi mediante brevi stage presso altre aziende disponibili a investire nella formazione così da potersi estendere anche alle altre scuole della provincia. Un modo per riflettere sul futuro e operare scelte post-diploma più consapevoli. La cultura e la preparazione acquisita durante il percorso scolastico sono indispensabili per la formazione di ogni persona ma, al momento dell’ingresso nella realtà lavorativa, spesso si scontrano con la totale ignoranza dei processi e delle problematiche relative al mondo del lavoro. “Questa dell’Alternanza Scuola Lavoro è una opportunità di grandissimo rilievo – afferma Saverio Motolese, Direttore di Federlazio Latina – soprattutto per aggiornare le competenze dei ragazzi e allinearle con l’innovazione nei processi delle imprese. Si tratta di una svolta culturale importante su cui Federlazio punta da diverso tempo. La nostra associazione – ricorda Motolese – ha da sempre sostenuto l’importanza del dialogo tra mondo del lavoro e mondo della scuola che possono e anzi devono collaborare. Federlazio, dunque, che già da tempo collabora con l’Università per vari progetti inizierà un percorso al fianco di tutti quegli istituti superiori che vorranno trovare nelle aziende virtuose del nostro territorio un appoggio per portare a termine il percorso dell’Alternanza Scuola Lavoro così come previsto dalla Riforma della Buona Scuola. Siamo quanto mai convinti che i ragazzi vanno orientati e un’associazione come la nostra da sempre attenta anche ai temi sociali non poteva esimersi da questo compito. Passare dal SAPERE al SAPER FARE: questo l’obiettivo dei giovani che, alla fine di questi stage formativi, porteranno con se un bagaglio culturale, ma soprattutto un esperienza concreta unica su cui poggiare le basi per una crescita lavorativa futura. Il nostro obiettivo è anche quello di formare lavoratori, imprenditori e una classe dirigente nuova, più consapevole rispetto al mondo produttivo, al tessuto imprenditoriale e alle vocazioni del nostro territorio. Aprire la mente 20160411_112341oltre i libri di testo perché la scuola deve tornare ad essere un trampolino di lancio verso l’esterno, questo dovrà essere il vero obiettivo di tale obbligo di legge. Importante per i ragazzi che prenderanno parte a questo progetto sarà anche guardare alle peculiarità di questo territorio, alla sua geografia economica, così da poter orientare e indirizzare al meglio il proprio percorso di studi al fine di rispondere e farsi trovare pronti, un domani, alle richieste del mercato. Un’esperienza unica per gli studenti, ma anche alle imprese che in questo modo potranno avere un contatto diretto con il futuro della forza lavoro che, in termini di offerta, il nostro territorio potrà formare nei prossimi anni. Federlazio e Loggia Industria Vernici hanno voluto trasformare un obbligo di Legge in un’opportunità, infatti, il progetto Job Education sarà un vero e proprio format che tutti gli imprenditori potranno utilizzare e calare nella propria realtà aziendale consentendo ai giovanissimi di fare un esperienza concreta e costruttiva dall’alto valore sociale”. Raffaele Loggia, nel suo intervento, ha voluto rimarcare l’importanza, anche per le aziende, di lavorare con i giovani che sono il futuro per cercare di indirizzarli verso il miglior orientamento scolastico che un domani sia in grado di rispondere realmente alle esigenze del mercato del lavoro. Parole di ringraziamento al mondo imprenditoriale sono state espresse anche dalla professoressa Miriana Zanella, in rappresentanza del Provveditorato agli Studi e dalla professoressa Patrizia Bianchi in rappresenta del G. B. Grassi. Entrambe hanno voluto sottolineare l’importanza, per le scuole, di avere un contatto diretto con le aziende per l’organizzazione di percorsi formativi ad hoc così come prevede la nuova legge che non è altro che la riposta alle linee guida imposte dall’Unione Europea.


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