Isole ecologiche in centro, Comune lento o la colpa della ditta appaltatrice?

Isole ecologiche in centro, Comune lento o la colpa della ditta appaltatrice?
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Era il lontano 15 aprile 2013, data in cui si aprirono i lavori del cantiere delle isole ecologiche a scomparsa nel centro storico di Latina, esattamente a Piazza Celli, Via Umberto I angolo Via Gramsci e in Via Pio VI di fronte il parcheggio delle ex autolinee. Entro 90 giorni, la ditta appaltatrice, la Poseidon Services Srl, avrebbe dovuto terminare l’opera; così non è accaduto. Siamo nel mese di marzo anno 2014 e ancora le isole sono ben sigillate. Abbiamo chiesto al nostro assessore all’Ambiente, Fabrizio Cirilli le motivazioni di questo pesante ritardo: “L’attivazione delle isole ecologiche a scomparsa – ci ha garantito l’assessore – avverrà proprio in questi giorni. Sono in progetto attività di sensibilizzazione del servizio. Personale specializzato sarà presente in loco i primi due mesi dalla messa in servizio, per informare il cittadino a un uso appropriato”. “Il ritardo – sostiene poi il geometra incaricato De Monaco – è da attribuire a problematiche legate agli impianti Enel e isola_ecologica_scomparsa-2Italgas”. “Si tratta di un progetto pilota – afferma l’assessore Cirilli– volto al recupero ambientale; sono stati, infatti, sostituiti i vecchi cassonetti stradali con delle isole interrate ciascuna delle quali dotata di contenitori interni per la raccolta dei rifiuti in forma differenziata.” Ogni isola sarà adibita alla raccolta delle varie tipologie di rifiuto, e precisamente: multi materiale (plastica, vetro e alluminio), carta, umido, secco-indifferenziato”. Obiettivo delle isole ecologiche a scomparsa è inoltre quello di potenziare la raccolta differenziata fino ad arrivare, si spera prima possibile, nella raccolta porta a porta. “Dopo la predisposizione dei quattro cassonetti e l’inizio dell’attività sanzionatoria- sottolinea sempre l’assessore – la realizzazione di queste tre isole a scomparsa rappresenta un ulteriore passo avanti rispetto al difficile lavoro volto a migliorare la disastrosa situazione ereditata senza che questo passi attraverso l’aumento del costo del servizio e quindi delle bollette ai cittadini”. In merito ai famosi ritardi, l’Assessore sostiene specificando che “sono da attribuire alla ditta appaltatrice, la Poseidon Services Srl, la quale nel corso di questi mesi è stata sollecitata più volte, anche attraverso ‘minacce’, nel velocizzare i lavori. Era stata valutata anche una rescissione del contratto con la ditta stessa ma i lavori si sarebbero del tutto bloccati e il progetto sarebbe ulteriormente slittato. Abbiamo pertanto ‘sopportato’ e mantenuto i rapporti con la Poseidon”.

Ma chi è la Poseidon? La Poseidon Services Srl nasce nel 1978, si occupa di manutenzione aree verdi, spiagge, edilizia, decoro urbano; il suo presidente è Pietro delle Cave. Sbirciando nel web sono venuta a conoscenza del coinvolgimento da parte di Pietro delle Cave al processo legato a Terracina Ambiente, società pubblico-privata fallita nel 2011 la quale per circa 4 anni ha gestito il servizio di nettezza urbana finendo poi sotto inchiesta per l’ipotesi di truffa e frode in pubbliche forniture. Gli indagati sono nove tra questi proprio la Poseidon ed anche la Green Line di Pietro Natale, con sede nel casertano. In particolare, nel mirino della magistratura è finita la gestione degli affidamenti diretti, gestiti senza gara pubblica da una società, la Terracina Ambiente, sostanzialmente vuota e che si “appoggiava” con il sistema del “management consulting” alla vicina Latina Ambiente, che con la Spa condivideva l’amministratore delegato e altri vertici. Confidando in un centro storico più pulito e non solo, ci auguriamo che l’indagine in corso continui e che si aprano risvolti interessanti e più ‘puliti’ in merito.

 


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