Frode fiscale: Sequestrati beni per quasi 4 milioni di euro ad un commercialista pontino

I Finanzieri del Comando Provinciale di Latina, hanno confiscato beni per 4 milioni di euro ad un noto commercialista del territorio per il reato di dichiarazione infedele ai sensi dell’ art. 4 del d. l. n. 74/2000 con l’accusa di aver sottratto al fisco, negli anni dal 2005 al 2010, diversi milioni di euro.
Le Fiamme Gialle del nucleo di Polizia Tributaria del capoluogo pontino hanno accertato che il commercialista, peraltro già coinvolto in precedenti inchieste per truffe, reati fiscali e fallimentari, sottraendo nell’ultimo decennio i propri redditi all’imposizione (ai fini Irpef ed Iva) ha accumulato un ingente patrimonio immobiliare. Il professionista – da anni operante a Latina – pur avendo curato direttamente o tramite prestanome la gestione di numerose società, ha dichiarato al fisco solo modesti redditi di lavoro dipendente (figurando formalmente quale dipendente di uno studio in realtà da lui gestito). I finanzieri hanno quantificato l’enorme evasione fiscale ricorrendo al penetrante strumento investigativo delle indagini finanziarie. Si ritiene che proprio grazie alle ingenti disponibilità finanziarie nel tempo occultate al fisco sia stato possibile l’acquisito di numerosi immobili sparsi sul territorio nazionale ed intestati a società ed a familiari. Pertanto, la Guardia di Finanza ha richiesto all’autorità giudiziaria l’adozione di un provvedimento di sequestro, finalizzato alla successiva confisca, quindi, hanno proceduto al sequestro di 48 immobili e terreni siti a Roma, Vicenza, Latina, Sabaudia, Cisterna, Cori, Sermoneta e Trevi nel Lazio (Fr), nonché di un’autovettura e di disponibilità finanziarie, tutti riconducibili all’indagato, per un valore complessivo di circa 4 milioni di euro (cifra corrispondente alle imposte dovute e mai versate all’erario a partire dal 2008). Il provvedimento emesso dall’A.G. inquirente di Latina è stato convalidato dal G.I.P. del tribunale di Latina.