Emergenze e Dintorni la X Edizione

Emergenze e Dintorni la X Edizione
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Opera Prima Teatro è pronta per riaprire i battenti con una stagione che promette di coniugare prosa, musica, danza con un’abilità che da anni contraddistingue la realtà di via dei Cappuccini 76, raccogliendo sempre maggiori consensi di pubblico e di critica. Domenica 15 novembre avrà inizio, organizzata dall’Associazione Culturale Opera Prima, la X edizione della rassegna Emergenze e Dintorni della scena, con la direzione artistica di Agnese Chiara D’Apuzzo e Zahira Silvestri e il contributo di Andrea Grassi della Cablato Service per fonica e luci, che vedrà affiancarsi altre due rassegne di successo, “Schermi teatrali” a cura di Renato Chiocca e “Parole di carta” a cura di Silvia Frisina.

Colori Proibiti
Colori Proibiti

Tradizione e sperimentazione saranno le linee guida attraverso le quali si snoderanno gli spettacoli accomunati da un sentire comune: l’omaggio a grandi personalità del teatro, della musica, della storia e della letteratura. Walter Chiari, Sergio Endrigo, Edith Piaf, Antonio Gramsci, e l’ispettore Maigret rivivranno in scena con i volti di Matteo Belli, Gianni De Feo, Nathalie Mentha, Fabrizio Saccomanno e Maurizio Repetto. Una menzione a parte merita lo spettacolo realizzato in collaborazione con Amnesty International “Ultimo giorno di un condannato a morte” di Victor Hugo, con Elisabetta Femiano e Agnese Chiara D’Apuzzo, dirette da Danilo Proia che ne ha anche curato l’adattamento e che sarà in scena mercoledì 25 e giovedì 26 alle ore 21. Nel racconto di Hugo il condannato a morte è un uomo. In questa versione invece troviamo una donna: ad essere uccisa è una testa pensante, e la scelta deriva dal tentativo di rendere oggettiva, senza sesso, la morte di stato. Gran spazio verrà dedicato anche alla musica, che a partire dal mese di dicembre, accoglierà diversi generi musicali, da quello colto alla “world music” con contaminazioni popolari al genere classico. Il teatro di via dei Cappuccini ospiterà artisti amati e apprezzati a livello nazionale e internazionale: da Carmen

Ultimo giorno di un condannato a morte
Ultimo giorno di un condannato a morte

Meloni, un punto di riferimento per il Flamenco sia in Italia che all’estero, a Lavinia Mancusi reduce da un’esperienza artistica con Alessandro Mannarino, a Gabriele Gagliarini, poliedrico percussionista, ma l’elenco è ancora lungo. I riflettori si accenderanno non solo su musicisti provenienti da fuori Latina ma porteranno alla ribalta anche una solida e apprezzata presenza del territorio musicale pontino, ossia l’Ensemble di percussioni diretta dal Maestro Salvatore Campo e l’Anthea String per trio d’Archi con un elegante repertorio. Torna anche quest’anno la danza grazie alla collaborazione e al sostegno dell’ATCL. La rassegna 2015-2016 si arricchisce di presenze straordinarie a partire dalla Compagnia Excursus che ha appena terminato il suo storico festival “Tendance” su tutto il territorio laziale essendo anche ospiti a Latina proprio nella sede di Opera Prima. Troveremo poi Atacama Teatro, Benedetta Capanna ormai presenza fissa e amata dal pubblico latinense, Francesca del Carmen e Giovanna Velardi, che presenteranno spettacoli sia per adulti che per bambini; in particolar modo è atteso per dicembre uno spettacolo di danza per bambini con atteso l’appuntamento con la danza Giovanna Velardi e il suo Clown. Vediamo allora brevemente quali saranno gli spettacoli previsti in cartellone per il mese di novembre. Il primo appuntamento è con la danza. Si parte domenica 15 novembre, alle ore 18,30 con la Compagnia Excursus e il loro “Colori proibiti”, un progetto artistico di Ricky Bonavita e Theodor Rawyler. La lettura del romanzo “Colori proibiti” pubblicato nel 1951 dallo scrittore giapponese Yukio Mishima ha ispirato una riflessione sui rapporti amorosi intergenerazionali. Nello spazio stilizzato di una stanza chiusa il coreografo esplora la relazione fra i tre protagonisti di diversa età ed esperienza di vita attraverso il pathos della danza e la complicità e la dinamica dei corpi, restituendo le incertezze e le fragilità di un triangolo che non trova soluzione. Seguirà ancora uno spettacolo sulle due punte, in programma per sabato 21 novembre, alle ore 21 dal titolo “Come un bambino abbandonato nello specchio dell’armadio” della Compagnia Atacama. Ispirato ad un testo di Daniel Pennac, lo spettacolo messo in scena da Atacama è una confessione epidermica intima e perspicace, un’armonia di parole e movimenti ideata dalla regia attenta di Patrizia Cavola e Ivan Truol. In scena sette danzatori/performer dalle eclettiche qualità interpretative, dalla presenza efficace, dalla gestualità sensibile ed incisiva. Mimica, dinamica, emotività associata. E una dose di proverbiale poesia che lascia incredibilmente avvinti. La coreografia abbraccia così i diversi momenti della storia, la fluidità della danza si oppone agli squilibri e le fratture, che comporta ogni variazione della relazione fra i personaggi, snodandosi nello spazio triangolare di una scenografia essenziale, che evidenzia i limiti di questo gioco e allo stesso tempo la sofferenza che implica. Come accennato in precedenza, mercoledì 25 e giovedì 26 novembre alle ore 21 sarà la volta di “Ultimo giorno di un condannato a morte”, con Elisabetta Femiano e Agnese Chiara D’Apuzzo per la regia di Danilo Proia, mentre chiude il mese di novembre l’imperdibile “Le guerre di Walter”, un omaggio a Walter Chiari di e con Matteo Belli che sarà ad Opera Prima sabato 28 novembre alle ore 21. “C’era una volta un grande comico, superbo monologhista, ammaliante

Matteo Belli in Le guerre di Walter e altre storie.
Matteo Belli in Le guerre di Walter e altre storie.

affabulatore – si legge nelle note di regia -. Illuminato da una sorte non comune, rapito da una voracità di vita forse più veloce della sua stessa capacità di autocontrollo. Una volta, una poetessa mi fece notare la differenza tra la virtuosistica impenetrabilità di certi comici e l’indifesa fanciullezza dei suoi occhi. E forse, come capita ai bambini, vezzeggiatissimi durante il gioco ma ben presto accantonati dagli adulti quando cominciano a parlare “di cose serie”, anche lui fu subito dimenticato quando smise di giocare con l’esistenza, una notte di dicembre del 1991, da solo, in un residence alla periferia di Milano. A tutti coloro che l’hanno amato, a tutti coloro che pensano che l’uomo diventi adulto quando ritrova la serietà del gioco di un bambino, a tutti coloro che a uno Shakespeare fatto male preferiscono una barzelletta raccontata bene, a tutti costoro noi offriamo questo spettacolo in omaggio all’arte affabulatoria di Walter Chiari, scritto in forma di lettera a lui indirizzata, nell’infinita nostalgia di non averlo mai conosciuto, con la tenue ma caparbia consapevolezza che il senso di una maestria involontaria lo si recupera nella paziente e faticosa ricomposizione di frammenti sperperati, non invano”. Il costo dei biglietti di ingresso è di 10 euro.
Per info e prenotazioni 347.7179808 oppure 347.3863742.


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