Cori: Festa dell’Esaltazione della Santa Croce

Cori: Festa dell’Esaltazione della Santa Croce
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Come ogni 14 settembre la comunità di Cori festeggia l’Esaltazione della Santa Croce, antichissima commemorazione cristiana del crocefisso di Gesù, in ricordo del ritrovamento sul Golgota del sacro legno, poi esposto a Gerusalemme il 14 settembre 335. Oltre a celebrare il recupero della preziosa reliquia, la festa ricorda ai cristiani l’antitesi sofferenza – glorificazione alla base della loro redenzione: il supplizio della croce di Gesù Cristo, grazie alla Sua volontaria accettazione, si tramuta in gloria perpetua. Così il cristiano che accetta di portare ogni giorno la sua croce, tra ingiurie e sofferenze, partecipa alla gloria del Risorto. Il rito si prevede la celebrazione della Santa Messa Vespertina alle 17.30 dal monumento del Santo Calvario recitata dai Padri Trinitari che gestiscono il Santuario della Madonna del Soccorso. Il nuovo altare in pietra e travertino è stato costruito nel 2011 da volontari coadiuvati dai responsabili dell’Ordine Secolare Trinitario, Filippo Campagna e Francesco Placidi, ai piedi delle tre antichissime croci erette a metà 800, su un lato della lunga scalinata che separa la città dal monte della Ginestra, dando accesso al Santuario. Di queste scampò ai bombardamenti alleati della Seconda Guerra Mondiale solo quella centrale della crocefissione di Gesù. Le due laterali riservate ai ladroni furono reimpiantate nel 2007 dagli stessi membri dell’O.S.T. Un luogo suggestivo che attirò l’attenzione del cinema italiano agli inizi del ‘900. I registi Giulio Cesare Antamorro ed Enrico Guazzoni, vi girarono molte scene del film «Christus», capolavoro del cinema muto italiano del primo Novecento e primo film promosso dalla Chiesa per contrastare la cinematografia laica, prodotto dalla Cines nel 1916. Nel 2000, in occasione del Giubileo, furono realizzati due distinti restauri. Uno voluto da Goffredo Lombardo, direttore della Titanus e figlio di Leda Gys, tra le attrici protagoniste del film, fu curato dalla Cineteca comunale di Bologna. L’altro fu eseguito dal prof. Attilio Mina presso l’Istituto statale d’arte di Giussano.


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