Carlo Picone porta la sua fotografia a Córdoba

Carlo Picone porta la sua fotografia a Córdoba
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La bellezza selvaggia dei fiori spontanei dei campi di Priverno attraversa l’oceano e approda in Argentina grazie all’occhio attento e poetico di Carlo Picone. Sta per inaugurarsi a Córdoba, importante centro culturale e universitario del Paese sudamericano, una mostra fotografica dedicata interamente alla flora spontanea dell’Agro pontino. Un’esposizione che affonda le radici in una lunga e meticolosa ricerca artistica e botanica, e che si presenta come un ponte di immagini tra due mondi lontani ma uniti dalla stessa sensibilità per la natura e per l’arte.  Picone, fotografo esperto e appassionato del paesaggio laziale, ha voluto rendere omaggio a un territorio che conosce profondamente e che ha saputo restituirgli, negli anni, infinite suggestioni visive. I suoi scatti sono frutto di un lavoro rigoroso, realizzato esclusivamente con un unico obiettivo – il 500 mm f/8 – e interamente in esterna, tra i campi e le vallate della Valle dell’Amaseno, culla rigogliosa della biodiversità locale. L’ispirazione, racconta l’autore, nasce da lontano: Dennis Stock, storico fotografo dell’agenzia Magnum, che negli anni ’80 realizzò una celebre raccolta dedicata ai fiori. Ma laddove Stock ha viaggiato per il mondo, Picone ha scelto di rimanere fedele alla sua terra, trasformando un ambito ristretto in un universo da esplorare attraverso la lente della pazienza e della dedizione. Ne sono nati due nuclei principali: uno dedicato ai papaveri, l’altro agli altri fiori spontanei dell’area, composizioni che celebrano la varietà cromatica e la fragile armonia del paesaggio rurale. La mostra a Córdoba si inserisce in un più ampio progetto di interscambio culturale tra la città argentina e Priverno, e rappresenta un’occasione preziosa per esportare l’identità visiva del territorio pontino all’estero. A rendere possibile l’iniziativa è stata una rete di collaborazioni istituzionali e culturali che ha unito l’Italia e l’Argentina nel segno dell’arte: dalla curatrice Miriam Brussa, alla sindaca di Priverno Anna Maria Bilancia e il suo staff, fino al Gruppo Arte Libera con la presidente Tiziana Pietrobono. Fondamentale anche il sostegno dell’Istituto Italiano di Cultura di Córdoba, del Consolato Generale d’Italia nella persona del Console Maria Luisa Lapresa, dell’Agenzia Córdoba Cultura e di numerose altre realtà locali che hanno creduto in questo progetto e nella sua valenza culturale. L’inaugurazione ufficiale della mostra sarà trasmessa in collegamento video mercoledì 31 luglio alle ore 17.00 (ora italiana) dalla Sala delle Cerimonie del Palazzo Comunale di Priverno. Con questa esposizione, Carlo Picone dimostra ancora una volta come la fotografia possa essere strumento di memoria, di bellezza e di connessione. E come anche un fiore di campo, colto nel silenzio della campagna pontina, possa parlare una lingua universale.


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