Capo Malgari: pontino insignito della Stella Argento del CONI

Capo Malgari: pontino insignito della Stella Argento del CONI
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Fabrizio Malgari, uomo di punta del mondo sportivo della Marina Militare, nel settore del canottaggio nazionale ed internazionale e Delegato CONI della nostra Provincia. Un vanto per la nostra Provincia, tra i 76, che hanno sfilato lungo la navata della suggestiva cornice della basilica di San Pietro a Tuscania, luogo di culto dalla storia millenaria che sorge sull’omonimo colle, a ricevere Stelle e Palme c’erano tecnici e società sportive provenienti da tutto il Lazio e tra questi c’era Fabrizio Malgari, attuale delegato Provinciale di Latina del CONI, per il 2013. Il regolamento prevede che per essere insegnito della Stella d’Oro, 20 per quella d’argento e 12 per il bronzo. Numeri che salgono a 50, 30 e 20 rispettivamente, quando si parla di Società Sportive, che devono anche poter certificare un’attività continuativa. Ai Tecnici sono richiesti 13 anni di attività per la Palma d’argento e 8 per quella di bronzo. Naturalmente, oltre a ciò, aver prestato “opera meritevole” in ambito sportivo e aver ottenuto “risultati di alto livello da parte dei propri atleti”, resta la conditio sine qua non per ricevere l’ambita onorificenza. “Capo Malgari”, così conosciuto nel mondo del remo, vista la sua carriera nella Marina Militare e di tecnico affermato. Tante le medaglie conquistate dai suoi atleti tra i tanti Campionati a cui hanno partecipato, compresa la doppia esperienza olimpica. Il 2013, per Fabrizio Malgari, è stato l’anno in cui è diventato delegato Coni per la provincia di Latina. Tanti anni trascorsi nello sport e per lo sport, insomma, non gli hanno fatto perdere l’entusiasmo e la passione. Con esperienza da vendere al servizio dello sport della provincia di Latina. Fabrizio Malgari, reatino di nascita ma pontino d’adozione, essendosi da tempo trapiantato a Sabaudia, rappresenta un’autentica istituzione per lo sport nazionale e in particolare per il canottaggio. Visibilmente emozionato, ha percorso la navata per ricevere la Stella d’Argento, con le lacrime negli occhi, perché il suo amore per lo sport ed i suoi valori lo hanno accompagnato per tutta la vita. “Ho sempre creduto nello sport e nei suoi valori, prima come tecnico, ora come dirigente, voglio promuovere tutte le discipline sportive. E’ importante avere le idee chiare di cosa significa fare o promuovere lo sport. Lo sport è, prima di tutto, un’opera sociale. Ricordarsi che siamo, come operatori del mondo sportivo, sotto i riflettori dei nostri ragazzi, è importante avere un rapporto aperto e chiaro con i ragazzi. Oggi con l’emozione di essere qui, voglio augurare alla nostra Provincia, che possa produrre tanti campioni. Questa provincia è vasta e piena di bravi atleti. Noi tecnici appassionati e motivati abbiamo il compito di incentivare l’attività sportiva, nella speranza poi di creare dei campioni, che rappresentano il patrimonio della Nazione”.


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