Al Vascello la Prima Assoluta Nazionale del Pilade di Pier Paolo Pasolini

Al Vascello la Prima Assoluta Nazionale del Pilade di Pier Paolo Pasolini
Condividi

Al teatro Vascello di Roma debutta in prima assoluta nazionale lo spettacolo Pilade di Pier Paolo Pasolini, regia Daniele Salvo. La rappresentazione è una produzione La Fabbrica dell’Attore Teatro Vascello e calcherà le scene da giovedì 21 aprile fino al 1° maggio. Lo spettacolo è nel cartellone di Prosa della stagione teatrale del Teatro Vascello e sarà replicato nella sala Giancarlo Nanni tutte le sere dal martedì al sabato alle 21.00 e la domenica alle 18.00. Il regista Daniele Salvo racconta così lo spettacolo – Pilade, l’obbediente, il silenzioso, il discreto, il timido Pilade, nato per essere amico, è la figura di un “diverso”, dotato di una grazia cristallina. Ostinatamente e senza farsi distrarre dalle mille sirene del nuovo tempo, rincorre una luce come un santo. Oggi Pilade è irrimediabilmente solo e assediato da Atena, la dea che “non conosce il

Atena Silvia Pietta in Pilade
Atena Silvia Pietta in Pilade

ventre materno né le perversioni che nascono dalla nostalgia” e trova unico rifugio possibile nella Poesia. Incontra la sorella di Oreste, Elettra, e conosce un desiderio indicibile, mai provato prima, disperato e incontenibile, come una macchia di petrolio su un cuore puro. Oreste, l’amico fidato, parla ora il linguaggio della nuova società, un linguaggio incomprensibile, vuoto, che ottunde la mente. La piazza di Argo si prepara a divenire città del futuro, illuminata dalla luce di Atena, la dea della ragione. Nel paese natale altri giovani cantano altre canzoni, incomprensibili per chi non è al passo con i tempi. Nel pensiero di Oreste il movimento della nuova vita è verso il progresso, il potere, la luce di un futuro accecante e promettente, mentre nella prospettiva di Pilade “la più grande attrazione di ognuno di noi è verso il passato, perché è l’unica cosa che noi conosciamo ed amiamo veramente: è il ventre di nostra madre la nostra meta”. Oreste difenderà quindi a oltranza la ragione, il progresso e il dominio della città da parte della sola classe borghese, mentre Pilade tenterà di ricondurre Oreste ai valori legati al passato. Ma il sogno utopico di una conciliazione tra il vecchio mondo e quello nuovo, regolato da altre regole e altri valori, la speranza di trovare un punto d’incontro tra ragione e pulsioni irrazionali, tra noi e i nostri avi, fallisce miseramente: la democrazia

Pilade Elio D'Alessandro Oreste Marco Imparato foto G.Bocchieri
Pilade Elio D’Alessandro Oreste Marco Imparato foto G.Bocchieri

dell’Aeropago emargina il diverso mentre Oreste diviene lentamente ed inesorabilmente un uomo di potere. Pilade si ostina, con la forza della dolcezza, dell’amore e della caparbietà, a restare fedele al vecchio mondo, a non tradire gli antichi ideali. E’ una storia di devozione, dedizione, ingenuità perduta, disperata dolcezza, fedeltà assoluta, ricerca ostinata della verità, assoluta lealtà, amore maschile. E per questo Pilade rimarrà per sempre solo. Siamo fermamente convinti che la profonda crisi del nostro mondo culturale sia determinata soprattutto da un’assenza di idee, di necessità, di onestà e rigore intellettuale, di vera competenza in aggiunta a reali problemi di ordine economico. In questi tempi di profonda crisi spirituale e culturale, di consensi predeterminati, di lobby di potere spietate, un gruppo di giovani artisti vuole percorrere una nuova via fondata su Necessità, Rispetto, Dedizione, Umiltà, Analisi e Ricerca serrata. Per il gruppo de “I sognatori”, ho pensato ad un lavoro laboratoriale sul Pilade di Pier Paolo Pasolini, nel quarantennale della sua morte. E’ profondamente necessario per un interprete che affronti oggi un testo di Pasolini lavorare al raggiungimento di temperature emotive altissime, compromettere la voce e il corpo per raggiungere livelli emotivi davvero perturbanti. Attraverso questo lavoro sulla recitazione, il pensiero e il corpo di Pasolini possono giungere con forza sino ai nostri giorni ma attenzione, l’attualizzazione non è esteriorizzata nei costumi o nelle scene, ma celata nell’interpretazione e nel lavoro sulla recitazione: una recitazione colma di segreti, obliqua e antiretorica. Lo spettacolo che vedrete è dunque il risultato di un lavoro laboratoriale, un tentativo di avvicinarsi umilmente al meraviglioso testo di Pier Paolo Pasolini.

Personaggi e interpreti

PILADE: Elio D’Alessandro
ORESTE: Marco Imparato
ELETTRA: Selene Gandini
ATENA: Silvia Pietta

Selene Gandini e D'Alessandro in Pilade
Selene Gandini e D’Alessandro in Pilade

SERVA DI ELETTRA / CORIFEA: Elena Aimone
CONTADINO / VECCHIO: Simone Ciampi
RAGAZZO: Michele Costabile
MESSAGGERO: Francesca Mària
SOLDATO: Simone Bobini
DONNA: Claudia Benassi
STRANIERO: Piero Grant
EUMENIDI: Elena Aimone, Sara Aprile, Claudia Benassi, Paola Giglio, Melania Fiore, Francesca Mària
CORO: Elena Aimone, Sara Aprile, Claudia Benassi, Simone Ciampi, Michele Costabile, Melania Fiore, Paola Giglio, Piero Grant, Francesca Mària, Sara Pallini
regia e drammaturgia Daniele Salvo
musiche Marco Podda
actor coach Melania Giglio
costumi Nika Campisi, Claudia Montanari
assistente alla regia  Alessandro Gorgoni
si ringrazia Fabiana di Marco per la cortese collaborazione
Produzione La Fabbrica dell’Attore Teatro Vascello 

Elena Aimone serva di Elettra Corifea in Pilade Foto G.Bocchieri
Elena Aimone serva di Elettra Corifea in Pilade Foto G.Bocchieri

Biglietteria:
Intero € 20,00
Ridotto over 65 € 15,00
Ridotto studenti € 12,00 e gruppi di un minimo di 10 persone, i biglietti per i gruppi devono essere ritirati un giorno prima da un capogruppo
Servizio di prenotazione € 1,00 a biglietto
Teatro Vascello tel. 065881021 – 065898031
Via Giacinto Carini 78Monteverde Roma


Condividi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *