Leggolatina e la Giornata mondiale del Libro

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Domani, Domenica 23 aprile, Giornata mondiale del Libro, è l’ultima giornata per Leggolatina, in programma una maratona letteraria al CC Morbella a Latina, dalle 10 alle 20, con le case editrici indipendenti e ben 13 incontri con scrittori, coordinati dal giornalista Gian Luca Campagna e dalla blogger Stefania De Caro. E domani si rivivrà anche la vivrà anche la tradizione catalana esportata, in tutto il mondo, legata a San Jordi, dove gli uomini regalano all’amata una rosa e le donne contraccambiano con un libro. Si comincia alle 10.30 con l’antologia di poesie ‘Plethora’ di Antonella Rizzo, presentata da Antonio Veneziani, Maurizio Valtieri e Ignazio Gori. Alle 11.00 il progetto editoriale dedicato al poeta Pier Paolo Pasolini a quarant’anni dalla morte ‘Caro poeta caro amico’ di Andrea Del Monte, un progetto musicale e letterario composto da un album di dodici brani dedicati al grande scrittore, insieme ad un libro allegato di interviste, ricordi, emozioni di tanti testimoni.
Alle 11.30 ‘Ustascia, le donne e Dio’ di Diego Zandel:Boris e Marko sono uniti da giovanile amicizia, divisi da ideali inconciliabili, comunista jugoslavo il primo, nazionalista croato l’altro. E poi: l’italiana Silvia. Un racconto nero, ambientato alla fine degli Anni ’80, lungo il Reno, tra Germania e Svizzera, ma che ci riporta soprattutto alla complessità che caratterizzò l’ex-Jugoslavia.
Alle 12.00 ‘Giorni in divisa’ di Antonio Mangolini. L’autore, poliziotto in pensione che per tantissimi anni ha esercitato la sua professione a Latina. “Giorni in Divisa” è quasi un’autobiografia dell’autore che racconta un periodo lungo della sua carriera che si interseca con la sua vita privata, seppure la chiave di scrittura non è però meticolosamente aderente ai fatti. Spesso Mangolini descrive momenti e sensazione col piglio dello scrittore, magari attraverso il rivivere di alcune suggestioni.

 Gian Luca Campagna e Stefania De Caro
Gian Luca Campagna e Stefania De Caro

Alle 13.00 la raccolta antologica ‘Anima’ di Ilaria Di Roberto, un viaggio nell’introspezione più conflittuale. Alle 15.30 “Corpo disumano” di Daniele Campanari: il testo è frutto di un lavoro durato quasi tre anni, in cui l’autore ha raccolto e narrato fatti ed episodi puntando l’arco su determinate persone che, comunque, non ha mai voluto colpire con la sua freccia. Un po’ come fu per Guglielmo Tell e la sua mela, una mela certamente presa e scaraventata a terra ma che non ha provocato dolore sul corpo degli altri. Semmai, il dolore che si intende leggendo è autoinflitto, seppure soltanto nel momento in cui penetra nella pelle.
Alle 16.00 ‘Mystica aeterna’ di Rudolph Steiner, a cura di Mauro Cascio: con la forza del mito, così Rudolf Steiner interpretava la metastoria di Caino e Abele, ma anche la Massoneria, come società iniziatica che raccoglie e forma ‘artigiani’, e poi ‘Arte Reale’, il sapere, la saggezza dell’uomo, e poi la contrapposizione tra la fede e la filosofia. È da qui parte il filosofo Mauro Cascio ricordando e presentando la figura di Rudolf Steiner (1861-1925), che è stato un filosofo e pedagogista che tanti contributi ha dato nel mondo nell’arte, dell’architettura, delle medicina. È l’ispiratore dell’agricoltura biodinamica. In italiano sono pubblicate quasi tutte le sue opere, prevalentemente le trascrizioni delle sue tantissime conferenze.
Alle 16.30 ‘La violenza domestica: da vittime a carnefici. I casi delle battered woman’ di Elisa Morano. Con il termine Battered Husband Syndrome, già nel 1978, la Steinmetz intendeva quella fenomenologia violenta che vede l’uomo oggetto di vessazioni di diversa natura, siano esse psicologiche, economiche o fisiche, da parte di una donna, solitamente la compagna. La natura di questi maltrattamenti familiari appare particolare, in quanto, contrariamente al più conosciuto fenomeno della BatteredWoman Syndrome, in questo caso è la donna ad essere autrice delle violenze.
Alle 17.00 ‘Il professore non torna a cena’ di Alessio Dimartino & ‘Consigli pratici per uccidere mia suocera’ di Giulio Perrone, due romanzi con le donne al centro del problema e con l’uomo nelle vesti del seduttore immaturo e complessato, dove sogni, realtà, obiettivi e utopie si intersecano e si sovrappongono fino a demolire la struttura della vita omologata.
Alle  17.45 ‘Il capolavoro’ di Cinzia Tani, il suo nuovo romanzo: siamo a Ushuaia, in pieno regime dittatoriale. Cristina Torres è una bella ragazza che fa la guida alpina sui ghiacciai, tornando a casa dopo un’escursione scopre che la madre è stata uccisa e il padre è scomparso, mentre un altro misterioso omicidio avviene nella tranquilla cittadina della Terra del Fuoco. Tra Cristina e il padre Roberto c’è un rapporto molto speciale da quando l’uomo l’ha adottata all’età di cinque anni e l’ha educata con infinito amore e dedizione per farne il proprio “capolavoro”. Decisa a ritrovarlo a tutti i costi, Cristina parte per un viaggio che la porterà dalla Patagonia fino a Buenos Aires, attraverso un paese oppresso dalla dittatura di Videla.
Alle 18.30 ‘La tela sulla parete di dolore’ di Giorgio Bastonini: uno spaccato di provincia come quello di Latina, coi suoi vizi e il suo crimine. È ancora il piemme Paolo Santarelli a indagare, il magistrato creato dalla penna di Giorgio Bastonini, che ci proietta in una torbida storia di provincia, dove niente sembra come appare, dove la superficialità domina e dove l’indagine avviene tra mille difficoltà, che cerca di scalfire una solida patina di omertà e complicità che si è consolidata nei rapporti tra gli uomini e le donne. Ma Paolo Santarelli non ama le cose semplici. Quando a Latina un noto commercialista viene assassinato e il colpevole confessa non riesce a porre la firma sulla chiusura delle indagini. Sarà che c’è un quadro d’autore appeso su una parete che non lo convince, dove si ostentano la ricchezza pacchiana e l’amicizia con il clan camorristico Romano. Santarelli scoprirà un poco alla volta la cappa di dolore che soffoca la città, scontrandosi con l’omertà delle imprese strozzate e con il silenzio complice delle donne vittime di violenza domestica…
Alle 19.15 ‘Dentro la scena padre’, incontro con Sandro Bonvissuto: cosa accade quando la bugia di un padre, proprio lui che dovrebbe dare il buon esempio, viene smascherata davanti ai figli? E cosa si prova nello scoprire che la faccia del nemico può essere quella di chi hai generato? E poi: ma un padre deve per forza volere che il suo bambino sia il più bravo di tutti? Magari con tuo figlio riesci a parlare solo con brevi comunicazioni di servizio appiccicate sul frigorifero cercando di tenere a bada l’ansia e far passare fra le righe prima di tutto l’affetto. Di fronte ai figli solo immaginati non c’è bisogno di ricalibrare costantemente le proprie aspettative, o di reinventarsi ogni giorno. Prima o poi arriverà il momento in cui il confronto sarà inevitabile, costringendoti a scoprire ciò che in fondo hai sempre temuto: un figlio ti è alleato e rivale in parti uguali.


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