Crisi idrica: i giorni passano, il problema resta, anzi si aggrava

Crisi idrica: i giorni passano, il problema resta, anzi si aggrava
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Riceviamo da OTUC Latina
La crisi idrica, complice l’assoluta mancanza di piogge, si complica anche per effetto degli incendi boschivi appiccati quasi sempre da sconsiderati delinquenti. Così accade che a Cisterna un incendio ha messo fuori uso il dearsenificatore. In conseguenza buona parte della zona nord della provincia è tornata a rifornirsi con le autobotti. Al sud l’acqua arriva a mancare per giornate intere. In tutta l’ATO4 l’arsenico torna a crescere in maniera preoccupante in quanto manca una adeguata diluizione nelle sorgenti a secco. Gli utenti giustamente non ci stanno e le manifestazioni di protesta, con contorno di esposti vari, si moltiplicano. Acqualatina viene accusata di non aver tenuto in alcun conto la situazione del tutto analoga degli anni passati e di aver totalmente trascurato la manutenzione e il potenziamento della rete di distribuzione con il risultato di una dispersione anomala dell’acqua. Quello che riteniamo del tutto sbagliato è il mancato coordinamento dei vari soggetti interessati al problema, l’azione coordinata tra Sindaci, ATO4, Acqualatina, Associazioni e comitati avrebbe certamente le migliori possibilità di riuscita. Invece i sindaci si sono accorti del problema con anni di ritardo, Acqualatina ha seguito priorità diverse ottenendo ottimi risultati con i depuratori e l’arsenico ma lasciando a secco nel frattempo nel periodo estivo mezza ATO4. Incomprensibile poi il comportamento di alcuni Sindaci che sembrano disinformati totalmente sull’operato delle Associazioni dell’OTUC, ne disconoscono le attività evidentemente influenzati da comitati più o meno spontanei molto spesso poco informati i cui consigli di frequente nelle aule dei tribunali si ritorcono a danno degli utenti che li hanno ascoltati. Sia chiaro che siamo ben coscienti che ci sono comitati ben strutturati e informati, ma non sono certo la regola!


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