Psicologia: Sindrome da rientro dalle vacanze

a cura della dr.ssa Alessia Micoli, psicologa
Il rientro dalle vacanze estive può essere un momento di grande stress, poiché termina il momento della spensieratezza, del non avere orari ed impegni, della libertà. È fondamentale riuscire a mantenere un benessere emotivo, per affrontare i mesi successivi, ovvero quegli autunnali ed invernali e non bisogna buttarsi giù arrivando a vedere solo corse, ed impegni (lavoro, scuola dei figli ed attività ludico- ricreative). “Il post vacation blues” è la depressione da rientro dopo le vacanze; una reazione, molto comune, ad un mutamento forte: nelle vacanze il nostro cervello si assuefa’ a dei ritmi differenti ed arriva a produrre gli ormoni del benessere. È una sindrome reale che, arriva ad affliggere, purtroppo, circa il 75% delle persone, che subiscono le variazioni, in questo momento della vita. Questa sindrome si manifesta di solito tramite una serie di sintomi, che possono essere sia fisici che mentali che sono: l’emicrania, la spossatezza, degli sbalzi di umore, l’ansia, gli attacchi di panico, difficoltà nel sonno, la tensione generalizzata, la mancanza di concentrazione. Il ritorno invece alla routine per il sistema nervoso è come una sorta di trauma, da cui bisogna assolutamente riprendersi. Il consiglio della psicologa è quello di non tornare, dalle vacanze, subito a ridosso dell’inizio del lavoro ma di rientrare ed avere modo di organizzarsi, di viversi la propria casa ed i propri affetti. Bisogna avere qualche giorno libero, prima di rientrare a lavoro, in modo tale di mettere a posto la casa, ed eventualmente modificarla a proprio piacimento, organizzare il proprio spazio, rivedere le proprie passioni, riorganizzare lo sport, lavorare sull’alimentazione. È un momento importante da non sottovalutare in quanto si deve lavorare sulla pianificazione efficace, poiché è fondamentale per il proprio benessere psicologico il riuscire a gestire il ritorno alla routine. Ciò non è solo importante per la nostra psiche, ma anche per chi abbiamo vicino, in particolar modo se abbiamo dei figli che osservano ed imparano a muoversi in base a come ci comportiamo noi. Questo periodo deve essere importante anche per riformulare nuove routine familiari.