Psicologia: Dedicare del tempo al figlio adolescente

a cura della dr.ssa Alessia Micoli, psicologa
La quotidianità ci coinvolge in ritmi veloci e irrefrenabili, a causa del lavoro, della casa, della famiglia, dello sport e molte volte ci vede, quasi, mettere da parte dei momenti importanti che dovremmo dedicare ai nostri figli, in particolar modo se questi sono adolescenti. Sappiamo che l’adolescenza è un periodo che va dalla preadolescenza, cioè 10 anni alla fine dell’adolescenza, circa i 20 anni. È una tappa della vita molto delicata, tormentosa e travagliata in cui il minore sembra voler distaccarsi dal genitore, ma allo stesso tempo ha bisogno di avere una guida ed un porto sicuro. Per il genitore non è semplice riuscire a stare accanto ad un figlio, soprattutto alla presenza delle crisi adolescenziali, in cui si assiste ad un’altalena di emozioni che vanno dalla rabbia alla gioia nel giro di pochissimi istanti. In questa fase il genitore si deve armare di tanta pazienza, rammentare di quando è stato adolescente e indossare i panni del genitore che avrebbe voluto avere nei momenti difficili e stare vicino, il più possibile al proprio figlio, ascoltandolo, confrontandosi e controllandolo. In tutto questo, però, è importantissimo non lasciare da parte l’autorevolezza e quindi si deve riuscire a definire delle regole chiare e precise che aiuteranno l’adolescente nella propria crescita. Il genitore deve riuscire a trovare del tempo da dedicare al figlio, studiando ciò che può fargli piacere oppure coinvolgendolo nella scelta; mettendo da parte le cose che vorremmo fare per noi. Le cose da poter fare assieme sono molte, anche se spesso sembra un compito arduo, ma basta fermarsi un attimo e rifletterci sopra, o farsi aiutare da uno specialista del settore.
Ecco cosa si potrebbe fare assieme:
- coltivare una passione assieme, come il balconaggio o il giardinaggio, oppure il dipingere o fare del decoupage;
- fare uno sport insieme, dalla camminata, al padel, alla corsa o addirittura in palestra;
- coinvolgerlo in giochi di società assieme agli altri componenti del nucleo familiare, come il Monopoli o il Gioco dell’oca; oppure sfidarlo/a a carte;
- vedere una serie insieme, facendola scegliere a lui/lei;
- dedicargli mezz’ora prima di andare a dormire.