Giulianello in mostra, racconta un pezzo di storia

Giulianello in mostra, racconta un pezzo di storia
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Domenica 27 aprile, a partire dalle ore 10.00, sarà possibile assistere ad una serie di mostre d’epoca, con materiali per lo più messi a disposizione dalla cittadinanza, che raccontano un pezzo di storia della comunità e della sua evoluzione sociale ed urbanistica nel corso del secolo appena passato. Presso la Delegazione comunale l’Associazione culturale «Chi dice donna» ha organizzato una rassegna fotografica, di manufatti, artigianato ed antiquariato. I ricami e i cuciti di Antonella Cirino e Luigina Sanna, applicazione di raffinate tecniche di sartoria a mano, dal classico al fashion, fino alla creazione di gioielli in filo con uncinetto e ferri, sono espressione della manualità e creatività femminile. I bassorilievi in rame realizzati artigianalmente da Massimiliano Putzu rappresentano immagini sacre e scorci del Castro Juliani, frutto di un’antica arte tramandata di padre in figlio attraverso le generazioni. L’allestimento di oggetti ed utensili casalinghi ed attrezzi da lavoro femminile di un tempo, narra la donna che governava la casa, accudiva la famiglia e prestava le sue instancabili braccia all’agricoltura e all’artigianato. Gli scatti del primo Novecento curati da Sofia Bucci ritraggono la donna in tutte le vesti e mettono in evidenza l’evoluzione del costume e del cambiamento di ruoli sociali e mentalità. Spaccati di vita quotidiana, tra mansioni domestiche, lavoro nei campi e attimi di mondanità, soprattutto per ricorrenze familiari e feste di paese. La Sala Lettura «Gianluca Canale», nei locali del centro socio culturale «Il Ponte», ha invece ospitato la raccolta di libri scritti da autori locali e l’esposizione di foto d’archivio curata dall’Associazione culturale «Il Ponte», che ritraggono il paesaggio giulianese di una volta. Le sue rigogliose campagne, il centro abitato che si estendeva attorno all’antico borgo medievale, il Lago. Ma soprattutto la vecchia ferrovia dismessa Velletri – Priverno, che aveva a Giulianello una delle sue stazioni, ancora riconoscibile, con un tratto di linea ferrata che correva dritta su un antico ponte sopraelevato le cui tracce sono ancora visibili.


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