Un viaggio nella fotografia e nello sport nel Calendario dell’Agora Fitness

Un viaggio nella fotografia e nello sport nel Calendario dell’Agora Fitness
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Dal 1995 il Calendario dell’Agora Fitness a Latina è diventato un oggetto di culto. Nel corso degli anni queste foto, che solitamente hanno come soggetto sportivi non professionisti ma anche gente comune e personaggi del mondo economico e professionale della città, hanno accompagnato lo scorrere dei mesi negli uffici di importanti professionisti ma anche nelle case di tutti gli appassionati di sport e cultura. “Il nostro progetto è sempre stato ispirato al far capire che un messaggio di sport può fondersi con la cultura e l’arte ma anche rappresentare semplicemente un momento di benessere o più semplicemente di svago – spiega Paolo Finestra, storico ideatore del calendario che da oltre vent’anni è diventato un appuntamento fisso – inizialmente mi ispirò il calendario Pirelli, ho sempre ammirato quel modo di proporre la bellezza e il benessere del corpo e della mente ma non ne ho mai avuto uno: il primo calendario del 1995 è stato un omaggio a De Chirico, abbiamo sfruttato le piazze di Latina fotografate da Roberto Gabriele rivisitandole con in maniera artistica, poi c’è stato l’arrivo del genio di Alessandro Bavari che ha introdotto un livello ancora più avanzato della computer grafica, poi nel corso degli anni abbiamo fatto in modo che gli istruttori del nostro Centro posassero per noi, con l’inserimento di volti noti della vita cittadina ma anche semplici appassionati di fitness. Bisogna avere un corpo super-scolpito per essere nel calendario dell’Agora? Assolutamente no. Nel corso degli anni abbiamo avuto dei modelli interessanti ma il casting non ha sempre messo davanti a tutti la fisicità. Nel prossimo però sarà proprio la fisicità a farla da padrone”. Oltre alle immagini anche la realizzazione del calendario è un lavoro molto lungo e laborioso. “Centinaia di modelli e modelle dai 3 ai 90 anni, migliaia di scatti fatti anche perché iniziammo in bianco e nero su pellicola sviluppata in casa, passammo poi alla diapositiva a colori, agli scatti fatti con il banco ottico e ai primi lavori fatti nel lontanissimo 1994 in digitale acquisendo le immagini con scanner da pellicola – ricorda Roberto Gabriele, il fotografo ufficiale del Calendario – Ricordo i primi lavori fatti con Alessandro Bavari che svilupparono un linguaggio autonomo fatto con le prime sperimentazioni di fotografia digitale, lavorando con Photoshop 3 e computer preistorici tirati all’estremo. Ricordo tutti gli altri anni fatti con Gianni Sodano, che con la sua grafica ha sempre reso estremamente attuali, con uno stile che di anno in anno è stato sempre diverso e sempre innovativo, elegante o dissacratore, sporco o formale, sempre nuovo e mai eccessivo. Ringrazio chi si è prestato a posare a seno scoperto con delle enormi margherite attaccate sui capezzoli con il nastro bi-adesivo, ringrazio chi si è prestato a ironizzare su se stesso posando con un paio di corna enormi da minotauro, ringrazio chi ha accettato la propria vecchiaia posando a 90 anni per me”.


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