Spazio COMEL: Tra Gufi e Conchiglie… la mostra

Spazio COMEL: Tra Gufi e Conchiglie… la mostra
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Potrà essere ammirata da sabato 9 a domenica 24 settembre nell’aera espositiva di Spazio COMEL Arte Contemporanea Via Neghelli a Latinala mostra dei lavori di Mirella Rossomando curata da Dafne Crocella. Come un poeta, un cantastorie, un narratore di fiabe incantate, Mirella Rossomando raccoglie immagini dalla casualità della vita. Un gufo e una farfalla, un fiore alpino e una conchiglia, elementi di natura morta e esseri viventi si incontrano nelle sue opere dando vita a un inaspettato mondo fantastico. L’impulso creatore è la leggera chiamata da parte di un sentire estetico, il gioioso gusto di comporre, di stupirsi e poi stupire. Solo dopo nasce la scoperta del racconto. Il significante diventa

M.Rossomando - Ritratto - Tecnica mista su cartoncino - 100x70 - 2016
M.Rossomando – Ritratto – Tecnica mista su cartoncino – 100×70 – 2016

significato di un testo che doveva essere svelato e che, senza la leggerezza del gioco, non sarebbe esistito. Come nella lettura divinatoria le immagini diventano chiavi che aprono porte a nuove interpretazioni. Con tratto sicuro e inchiostro di china Mirella Rossomando riproduce con attento realismo figure familiari, immagini che popolano la nostra mente fin dall’infanzia e alle quali sappiamo dare nome senza esitazione. Eppure nella composizione dell’opera gli elementi si vanno mescolando e tra i rami nodosi degli alberi appaiono inaspettate

M.rossomando -Casa - Tecnica mista su cartoncino - 70x100 - 2017
M.rossomando -Casa – Tecnica mista su cartoncino – 70×100 – 2017

conchiglie marine e maschere teatrali, cartoline di paesaggi si annidano tra lunghi boccoli spettinati insieme a uccelli e fiori. La reciprocità che lega il segno grafico al concetto si va sgretolando mettendo in dubbio l’universalità del rapporto tra significante e significato e lasciando spazio al vasto regno dell’interpretazione simbolica e onirica. Il gusto sicuramente surrealista porta l’osservatore verso un mondo dove ogni immagine e ogni composizione si arricchisce di rimandi ipertestuali personali. Realtà e finzione, mondo onirico e quotidianità, tutto si mescola e l’uno dà ragion d’essere e significato all’altro. Un po’ come nel teatro dove le maschere raccontano con le loro espressioni e i loro rimandi, di realtà ancora più vere di quanto non possa fare il mondo reale, quello che apparentemente maschere non ha. E allora non resta che tuffarsi nelle opere di Mirella Rossomando e seguire le striature nel guscio di una conchiglia o il sentiero tra le radici di una città, alla ricerca ognuno del proprio racconto personale, della trama che lega l’ordito dei segni.
Inaugurazione sabato 9 settembre ore 18.30
Orari di visita: tutti i giorni dalle ore 17.30 alle ore 20.00 – Ingresso libero


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