Sabato al Circolo Cittadino di Latina i “GANG in concerto”

Sabato al Circolo Cittadino di Latina i “GANG in concerto”
Condividi

L’Associazione culturale “Hellzapoppin” presenta , sabato 24 febbraio alle 21.15, nella Sala Concerti del Circolo Cittadino il concerto dei Gang. Uno dei più importanti gruppi di rock italiano capitanati dai fratelli Marino e Sandro Severini . I Gang cominciano giovanissimi la loro avventura musicale, verso la metà degli anni settanta affascinati dal rock &roll e dal movimento punk che comincia ad esplodere in Inghilterra ed in America, ne furono molto influenzati. Nel 1984 arriva il loro primo lavoro discografico “Tribes Union” un Ep che contiene otto brani scritti sotto l’influenza dei Clash e Billy Bragg.Questo album viene accolto con grande entusiasmo dalla stampa specializzata e nel referendum della critica promosso da Musica e Dischi conquista l’ottava posizione. I risvolti politico-sociali sono la vera peculiarità del gruppo e la musica che li sostiene è dura e senza fronzoli.Anche se i testi sono in inglese si comincia,finalmente,a parlare di rock italiano. Dal vivo i Gang si esibiscono sempre più spesso a fianco di gruppi sensibili alle cause proletarie internazionali come i Pogues,i Blasters, Jesus &Mary Chain e lo stesso Billy Bragg. Esce ben presto il loro primo vero album, “Barricada Rumble Beat” ,ancora cantato in inglese ,Gang-Calibro-77ma con altre contaminazioni ,in particolare con la musica nera e con le realtà sociali afro-americane.Nel 1989,firmano per una major importantissima la CGD ed esce l’album “Reds” con cui i Gang si avvicinano anche al folclore ed alla musica dei grandi folksinger e bluesman americani come Woody Guthrie , Pete Seeger,Bob Dylan,Fred Mc Dowell e Muddy Waters.L’album vede la partecipazione del “nostro” organettista , Ambrogio Sparagna. L’inizio degli anni ’90 li vede lavorare ad un progetto ambizioso, una trilogia che metta definitivamente a fuoco il concetto di appartenenza e consapevolezza del proprio cammino. Il primo atto è “Le radici e le ali”che diventa uno dei grandi album della musica italiana! E’ il risultato di una scelta ben precisa, che li fa schierare, ancora una volta senza mezzi termini, a favore di una realtà, da sempre prevaricata, il Sud del mondo. Se si vuole capire la nostra musica bisogna tenere conto dello sviluppo economico che ha avuto questo paese e delle contraddizioni diverse che ha generato nel Nord e nel Sud. La musica in questo genere di lotta è sempre stata punto di riferimento e strumento di aggregazione: lo fu per Woody Gutrie, a cui stava a cuore l’unità dei lavoratori in un momento di transizione tra la cultura agricola e quella industriale, lo fu per Victor Jara e Violetta Parra in Cile contro il regime di Pinochet. I Gang , con “Le radici e le ali”,abbandonano l’inglese e cantano in italiano, perfezionando quanto avevano già intuito con Reds, ancora una volta si avvalgono dell’esperienza che viene dal Sud del mondo, da quella moltitudine di gruppi e solisti che hanno assorbito il rock come parte della cultura occidentale urbana per farlo diventare un passaporto di rinnovamento delle proprie radici e della propria identità. Il rock dunque come vera, nuova musica popolare che accanto alla sua matrice anglosassone integri i valori veraci di quelle tradizioni che il progresso tecnologico tende sempre più a dipanare. La scommessa successiva sarà quella di fondere il rock con la propria tradizione popolare, di dare alla nostra musica finalmente un’identità attesa da sempre, ma anche per questo ci vorrà tempo. I Gang si avvicineranno molto a questo obiettivo con “Storie d’Italia” e coglieranno finalmente nel centro con “Una volta per sempre”: il brano finale di questo imperdibile disco!Cominciano le loro grandi collaborazioni con musicisti come Antonello Salis, Antonello Ricci, Mauro Pagani, Daniele Sepe e Frank Nemola, il poeta Biagio Cepollaro, Davide Riondino e Massimo Bubola. Per la prima volta si cominciano ad affrontare palesemente i problemi di cosa nostra, si parla di mafia, di intrighi politici, di tangentopoli: si esplicitano fatti e persone che reagiscono duramente alla cronaca. Nel disco è presente “200 gioni a Palermo”, una canzone che vuole ricostruire lo scenario economico-politico del momento in cui avviene l’omicidio di Pio La Torre e che suscita molti echi! Seguono altri album importanti come : “Una volta per sempre”, “Fuori dal Controllo” e “ Controverso” ,”Il seme e la speranza” che continuano a portare avanti le tematiche care al gruppo marchigiano! A metà degli anni 2000 abbandonano la WEA ,grande multinazionale del disco,perché vogliono avere il totale controllo dei propri lavori e decidono di ricorrere al crowdfunding per produrre i loro dischi. Stabiliscono dei veri e propri records in questo settore raggiungendo oltre 1000 fans e cifre altissime tanto da riuscire a coinvolgere nella produzione dei loro ultimi albums, “Sangue e cenere” e “Calibro 77”, musicisti americani del calibro di Jono Manson e Garth Hudson della Band. A Latina presenteranno il loro ultimo lavoro “Calibro77”, il loro primo disco di cover con brani di De Andrè, Guccini,Gaber ,Jannacci,De Gregori, Lolli e Ricki Gianco. La loro esibizione verrà preceduta da un breve set con Gianluca Spirito e Marcello De Dominicis: Ospite del concerto il violinista romano,Andrea Verde.
Prevendita presso il negozio di dischi “Freak Out” Corso Matteotti n.63. Info: 339-6290270.


Condividi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *