Roberto Casalino, il menestrello dei nostri giorni

Roberto Casalino, il menestrello dei nostri giorni
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Avellinese di nascita ma latinense di adozione è a Latina, nel cuore dell’estate, per aiutare la “sua” città in un progetto di beneficenza che coinvolge le eccellenze del territorio e lui, è una di queste. Il geniale Roberto ha la musica nel DNA, comincia a suonare a 7 anni, a dieci esordisce come cantate e a dodici scrive la sua prima canzone. Un segno del destino che lo vede undici anni dopo, fondare la band EQUILIBRIOLABILE e collaborare con Tiziano Ferro, non solo come autore ma anche in qualità di corista. Una strada tutta in salita ma, lastricata di alloro, quella che percorre Roberto Casalino che negli anni s’impone come autore di spicco per tanti giovani ed affermati interpreti della canzone italiana fino ad arrivare ad aggiudicarsi la vittoria al festival di San Remo con il brano “L’essenziale” cantato da Marco Mengoni. Scrivi per molti, ma qual è il tuo interprete “ideale”? “Non c’è un interprete ideale, lo sono tutti quelli che hanno interpretato le mie canzoni fino ad ora.” Autore e Cantautore, qual è il ruolo che ti piace di più? “Vanno di pari passo, non faccio una distinzione perché innanzitutto scrivo sempre partendo da quelle che sono le mie esperienze, e scrivo per me, poi una canzone può avere un corso diverso dall’altro, o rimanere nel mio progetto solista oppure essere messa a disposizione di qualcun altro.” Quante sono le canzoni che hai nel cassetto? “Tante ma sono convinto che prima o poi usciranno, sai il segreto di questo mestiere è avere pazienza, perché magari scrivi qualcosa oggi che vedrà la luce fra cinque anni oppure scrivi oggi e domani è un grande successo.” Quando scrivi una canzone per un interprete, pensi già a chi la canterà? “È inevitabile che si crei una certa alchimia fra chi interpreta il brano e la canzone, alcune volte riesce bene altre volte un po’ meno, penso che la differenza nell’interpretarle è che se le canto io, do un peso diverso alle parole, l’interprete cercherà di farle sue, ma sarà comunque diverso. Ed è proprio questo il bello di portare, nei miei concerti, le canzoni che la gente è abituata ad ascoltare da altri, scoprono che magari dietro ad un testo c’è dell’altro, e riescono a vivere sempre delle sensazioni nuove”. Il mercato della discografia è in crisi, cosa si dovrebbe fare per rilanciarlo? “Stabilire delle regole, prima abbiamo lottato per il digitale a pagamento, adesso ci troviamo alle prese con lo streaming, che in realtà permette agli utenti di usufruire di un servizio gratuito che non tutela nessuno. Se ci fosse una regolamentazione, autori, cantanti ed editori sarebbero tutelati anche perché, secondo me, fra qualche anno i dichi si venderanno sempre meno e, l’unica fonte di guadagno per un artista, oltre ai concerti, saranno proprio canali web”. Si tornerà ad essere dei menestrelli? “Penso di sì, del resto siamo pronti, le nostre storie già le raccontiamo, cambierà solo il modo di portarle in giro”. E quando sei in giro per il mondo, ti porti tutto da casa? “Se resto in Italia no, ma se andiamo in Europa o meglio ancora in America, si per essere sicuri del prodotto che offriamo e per sentirci a… Casa”. Latina è la tua casa, cosa ti piace di questa città? “Dal punto di vista umano mi piace, la vivibilità, è una città a misura d’uomo è pratica. Dal punto di vista artistico e culturale, invece, mi piaceva molto di più un tempo, quando frequentavo il liceo, c’erano moltissimi locali, dove si poteva fare musica dal vivo ora, si è un po’ perso. In realtà a Latina ci sono tanti giovani che hanno molto da dire e cercano di organizzarsi e autofinanziarsi, Roberto Casalinoma con i tempi che corrono, è sempre più difficile”. Cosa manca a Latina per decollare? “Il coraggio, che manca anche a città grandi come Roma a dire la verità. Ormai non si rischia, serve un po’ di coraggio dall’ALTO, perché dal basso ce né da vendere, e soprattutto si ha la consapevolezza da soli non si può fare molto, c’è la necessità di fare squadra, o meglio di fare parte di una squadra. Un po’ come abbiamo fatto per questa serata, una squadra che si è coesa per raggiungere un fantastico risultato.” Progetti futuri?  “Il prossimo disco è praticamente finito, lo stiamo mixando e fra settembre ed ottobre uscirà il nuovo singolo e poi, una serie di date di concerti. Oltre l’album poi, sto scrivendo per altri e a settembre usciranno diversi singoli, interpretati da altri ma scritti da me. E poi domenica 20 luglio, molto probabilmente sarò a Porto Ercole”. Pensi già alle vacanze? “Cercherò di andare in ferie ad agosto perché quest’autunno sarà molto intenso”.

 


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