Psicologia: La scuola sta finendo…

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A cura della Dr. ssa Alessia Micoli – Psicologa

L’anno scolastico è giunto alla conclusione, ma questa volta si è trattato di un anno scolastico molto particolare e travagliato in cui tutti i soggetti coinvolti all’interno del mondo dell’istruzione (dagli studenti ai docenti) hanno dovuto mettere in campo risorse ed energie che fino ad ieri, forse, non credevano nemmeno di avere. L’emergenza sanitaria, dovuta al Covid19, ha creato molte modifiche, ma quella legata alla scuola rimarrà sulle pagine della vita di ogni studente, poiché tutti i minorenni si sono dovuti adeguare a modalità importanti e continue. Seguire le lezioni a distanza tramite live o call, con l’utilizzo di piattaforme digitali quali Weschool, Zoom, Meats, videoconferenze su

Dr. ssa Alessia Micoli – Psicologa

Whatsapp ed inviare le consegne tramite email non è stato semplice per la maggior parte degli studenti e non avere il contatto fisico con i docenti e con i compagni è stata una dura prova per tutte le fasce d’età. In molti rimpiangono la scuola, i banchi, il suono della
campanella, le penne, la ricreazione, gli armadietti, il carico del proprio zaino sulle spalle, e perché no.. anche, a detta di alcuni di loro, qualche professore. È stato un momento difficile per molti, per chi aveva i genitori separati e doveva portarsi dietro il proprio pc quando trascorreva il pomeriggio con il genitore non collocatario; per chi aveva casa piccola e doveva invitare la famiglia a fare il meno rumore possibile. Molti studenti erano contenti di seguire la lezione in pigiama e qualcuno sul letto; altri sono diventati abili nella tecnologia, mentre tra molti è nata tanta solidarietà a tal punto che spesso hanno fatto i compiti insieme. La didattica a distanza ha stravolto la quotidianità scolastica, ma sicuramente a settembre nessuno la rimpiangerà.


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