Mariapoli e Slotmob n.119 a Latina per dire no al gioco d’azzardo

Mariapoli e Slotmob n.119 a Latina per dire no al gioco d’azzardo
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Si è chiusa  la Mariapoli, l’evento promosso dal Movimento dei Focolari, che ha animato la nostra città dal 23 al 25 aprile. Dopo quattordici anni l’evento è tornato a Latina per permettere di vivere alla comunità tre giorni in piena fraternità, alla riscoperta dei valori, del rispetto e soprattutto della felicità in una sorta di “Laboratorio di unità” che ha contagiato tutti, adulti bambini e ragazzi provenienti dai Castelli Romani dalla provincia di Latina.  Migliaia le persone che si sono ritrovate e hanno condiviso momenti importanti e costruttivi. Vasto il programma dedicato all’anno della Misericordia. Nelle sale della Curia Vescovile in Piazza Paolo VI a Latina c’è stata anche la mostra “Dio Misericordia” del pittore francese Michel Pochet e poi incontri e convegni ma soprattutto il dibattito “Economia Lavoro e Felicità. Possono Slotmob4stare insieme?” con l’intervento dell’economista Luigino Bruni a fare da cornice allo Slotmob che ha coinvolto alcuni bar del centro per dire basta al gioco d’azzardo ed educare al gioco “sano”. L’economista Luigino Bruni è fra gli ideatori dello slotmob che sta coinvolgendo le varie piazze italiane, quello di domenica a Latina era il n. 119 in Italia, ma il primo nella città pontina. Abbiamo incontrato Luigino Bruni pochi minuti priva dell’inizio del convegno:
Perché uno Slotmob adesso, in questo  momento storico? Perché adesso in Italia il gioco d’azzardo è diventato un’epidemia che mangia le famiglie, che mangia i poveri e le persone, noi come movimento dei Focolari siamo attenti ai poveri e quindi anche a questa forma devastante di disagio. Se guardiamo i dati, centinaia di migliaia di persone cadono nella trappola delle slot-machine e generalmente sono i più poveri.

Luigino Bruni con Monsignor Mariano Crociata
Luigino Bruni con Monsignor Mariano Crociata

Chi gioca una volta diventa poi dipendente? Non parliamo di chi compra una volta ogni tanto un gratta e vinci, parliamo di chi tutti i giorni gioca, di chi toglie i soldi alla famiglia, non mangia, vive solo per giocare. Certo è che la solitudine, la depressione, la povertà portano alla dipendenza anche persone insospettabili. L’azzardo è una sorta di disagio che le persone esprimono e trovo assurdo che lo Stato possa fare cassa gettando nella disperazione più totale giocatori e famiglie.  Come si aiutano i giocatori accaniti?   Parlando, andando a trovarli nelle sale bingo, riempiendo di umanità questi luoghi così “sterili” non umani. Oggi se si va in una sala giochi, si scopre di tutto. Ho visto che ci sono delle sale giochi con dei dormitori per bambini allestiti proprio per permettere alle mamme di giocare. Nelle sale giochi si fuma, si beve e ci sono prevalentemente badanti, anziani.  Non riusciamo a capire che li, si consuma la vita, ed è sempre la vita dei poveri. Quindi, Noi, essendo persone che amano il bene comune e i poveri, non possiamo non reagire e lo facciamo insieme e in modo festoso.  Non andiamo a tirare i sassi sulle vetrine delle sale giochi ma andiamo a dire, a chi ha tolto le slot-machine, a chi non le ha installate, collettivamente bravo! Bravo perché hai fatto qualcosa di bello per la città e quindi ti premiamo. E nel fare questo ricordiamo che il gioco è un’altra cosa, è gratuità, è uno dei diritti fondamentali della persona e rientra fra le dieci capacità fondamentali dell’uomo, fra gli zero e i novantanove anni, ed invece è stato utilizzato per distruggere le persone e le famiglie. Con lo Slotmob stiamo toccando il cuore del capitalismo, è bene saper che 90 miliardi di euro l’anno finiscono nei posti sbagliati e non nei beni comuni per aiutare le situazioni di disagio.
In Italia sono tra 767.000 a 2.296.00 le persone a rischio dipendenza con alle spalle famiglie distrutte. In aumento poi i casi di suicidi per i troppi debiti, senza contare le infiltrazioni mafiose che riciclano denaro, attraverso le sale Slot e i casi di usura sempre di più in aumento. In questo quadro poco edificante Latina si

Tenda del Buon Gioco in piazza del Popolo a Latina
Tenda del Buon Gioco in piazza del Popolo a Latina

colloca al 6° posto, a tal proposito la Regione Lazio, ha finanziato l’istituzione di sportelli d’informazione e prevenzione e cura del GAP (Gioco d’azzardo patologico) in tutti i comuni del Lazio. In centro a Latina, i bar che hanno scelto di dire NO agli incassi delle Slotmachines sono: Cycle & Cafè in via Parini, Conny’s Cafè in Viale VI Novembre, Wine Bar XXI Aprile in Viale XXI° Aprile e il Bar Poeta in Piazza del Popolo. La giornata si è conclusa con lo Slotmob che ha coinvolto grandi e piccini e poi, tutti a giocare nella Tenda del Buon Gioco, perché giocare ci rende più felici e tutti dovrebbero farlo senza l’illusione della vincita che ti cambia la vita e il fantasma della dipendenza.


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