Marchio IGP ROMA per certificare olio di qualità made in Lazio

Marchio IGP ROMA per certificare olio di qualità made in Lazio
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Un marchio IGP Roma per distinguere sui mercati di tutto il mondo l’olio extra vergine del Lazio. Questa l’idea avanzata dal presidente dell’Unaprol, David Granieri, durante la presentazione nei giorni scorsi a Roma, al Tempio di Adriano, di EXTRACT: l’osservatorio costituito da Unaprol e Ixè per l’olio extra vergine di oliva di qualità. La proposta maturata negli ambienti dell’organizzazione di produttori olivicoli territoriale OP Latium, ha registrato da subito diverse adesioni. Tra queste: l’Arsial, quale principale sostenitore dell’iniziativa, la Regione e Unioncamere Lazio, Azienda Romana Mercati e Camera di Commercio di Roma. Con il riconoscimento dell’IGP Roma, che andrebbe ad affiancarsi alle quattro Dop regionali ( Sabina – Tuscia – Canino – Colline Pontine ), la fotografia dell’olivicoltura ad indicazione di origine porterebbe da 112 a 316 i comuni

Antonio Rosati Arsial - David Granieri Unaprol - Luca Bianchi Capo dipartimento Mipaaf - on. Colomba Mongiello
Antonio Rosati Arsial – David Granieri Unaprol – Luca Bianchi Capo dipartimento Mipaaf – on. Colomba Mongiello

interessati aumentando da 383.120 a 520.667 gli ettari di oliveti che potrebbero fregiarsi dell’indicazione geografica protetta. L’olio destinato alla vendita, escluso l’autoconsumo, passerebbe da 48.317 a 79.382 quintali e il valore potenziale della produzione stimato attualmente ad oltre 41 milioni di Euro, raggiungerebbe i 63,5 milioni di Euro generando una ricchezza che verrebbe riversata sul territorio e l’indotto collegato al settore. Tra le prerogative del nuovo marchio, che si spera possa avere un iter amministrativo abbastanza breve, un buon rapporto qualità-prezzo e una grandissima qualità a garanzia di una eccellenza tutta italiana.


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