Lorenzo Castelli una mente in fuga

Lorenzo Castelli una mente in fuga
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La stragrande maggioranza dei giovani neo diplomati e in costante aumento quella dei neo laureati, progetta il proprio futuro o parte di esso all’estero. La tanto amata globalizzazione sta uccidendo il nostro paese rendendolo sempre più vuoto e spento, ma la cosa veramente triste non è tanto che ci si va a specializzare fuori, bensì che una volta usciti una percentuale altissima non vuole tornare, così da poter apparire agli occhi del mondo come degli immigrati in fuga dal proprio paese natio. Lorenzo Castelli, giovane studente della “Brunel University London” dove frequenta il corso di Games Design and Creative Writing è l’ennesima mente in fuga del nostro paese “Non ho alcuna intenzione di tornare qui, se non per le vacanze e per venire a trovare i parenti. Voglio restare all’estero anche perché in Italia non ci sono molte possibilità lavorative specialmente per quanto riguarda il campo del Games Design”. Come mai hai deciso di studiare proprio Games Design? Innanzitutto sin da piccolo adoravo giocare ai videogames ed è grazie a loro che ho imparato l’inglese, in più mi ha sempre affascinato questo mondo e mi sono detto perché no?! La cosa davvero interessante è vedere come da un documento scritto si passa al gioco finito. Che cosa studiate di preciso? Il corso è diviso in materie teoriche e pratiche come ad esempio la teoria e l’analisi delle varie parti che compongono un gioco e come i giocatori s’interfacciano a esso e le regole che lo compongono; poi abbiamo lezioni pratiche, dove utilizziamo programmi per la creazione dei giochi. Chi è il Games Designer? Il Games designer è colui che scrive il documento del gioco, come funziona il game play, quali sono le regole, un po’ come uno stratega e poi bisogna coordinare tutto il resto dell’equipe: programmatori, grafici e assicurarsi che tutti abbiano la stessa idea del gioco altrimenti si vanno a creare situazioni complicate. A progetto finito arriva la parte del “Testing” dove si prova e si fa provare il gioco per vedere come risponde il pubblico e se ci sono errori che non avevamo notato. Hai già creato un gioco? Si quest’estate, dopo tre mesi di lavoro insieme alla mia equipe, ho rilasciato un gioco per Android chiamato “Behind the crown”, è stato

Lorenzo Castelli
Lorenzo Castelli

il progetto finale di un compito che ci era stato assegnato. Il gioco rientra nella tipologia strategica in cui il giocatore è il maestro delle spie di un regno medievale; bisogna investigare e interrogare i nobili, inviare spie e assassini per assicurarsi che il re non venga assassinato. Il gioco è scaricabile gratuitamente su Google Play . https://play.google.com/store/apps/details?id=com.Octopus8Studios.BehindTheCrown&hl=en Ci sono delle regole precise per creare un gioco? Bisogna inquadrare il genere e il tipo di game play che si vuole fare. È importante tenere a mente l’audience dei fruitori sia per quanto riguarda il livello di difficoltà che il tipo di contenuti. Come ti vedi nel futuro? L’università, fortunatamente, già ci mette in contatto con il mondo del lavoro ed io spero proprio di continuare a lavorare in questo campo appena finiti gli studi. Fuori dall’Italia si ha una percezione completamente diversa anche a livello di possibilità, per questo mi trovo così bene in Inghilterra; e se non dovessi riuscire a rimanere a Londra proverei a Vancouver o Seattle o ancora nel Nord Europa. Se qualcuno volesse intraprendere la tua carriera che cosa gli consiglieresti? Le uniche due regole sono Passione e Determinazione, non bisogna pensare “faccio questo perché mi piace solo giocare ai videogiochi”, nessun lavoro è semplice e non c’è un lavoro meno impegnativo di un altro. Il mondo del Games Design è fantastico ma pieno d’insidie e responsabilità.


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