‘Camicette bianche. Oltre l’8 Marzo’ il libro di Ester Rizzo

‘Camicette bianche. Oltre l’8 Marzo’ il libro di Ester Rizzo
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Al centro socio culturale ‘Il Ponte’ di Giulianello, domenica 28 Febbraio alle 11.00, debutta ‘Smemorie’, la nuova rassegna di scritture nata dalla collaborazione tra le associazioni ‘Il Ponte’, ‘La Stazione’ e ‘Toponomastica Femminile’, con la partecipazione dell’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Cori. La rassegna si aprirà con la presentazione del libro di Ester Rizzo, ‘Camicette bianche. Oltre l’8 Marzo’ (Navarra Editore). Sarà presente l’autrice; l’Ass.re alle Politiche Sociali, Chiara Cochi; la scrittrice Livia Capasso; Maria Pia Ercolini, Presidente di Toponomastica Femminile, e la referente locale di questa associazione nazionale, Loretta Campagna. ‘Camicette Bianche’ è il racconto di piccole storie di donne migranti di un secolo fa verso l’America. Queste donne partirono per lasciarsi alle spalle LA FABBRICA IN FIAMMEterre povere e avare, fame, stenti, frustrazioni e sfruttamento. Il nuovo continente rappresentava la panacea di tutti i mali, l’approdo sicuro per raggiungere l’obiettivo di una vita dignitosa per sé e per i propri cari. E per conquistare tutto ciò affrontarono paure e disagi di un viaggio periglioso. ‘Camicette Bianche’ è in particolare il racconto di storie individuali che rischiavano di essere fagocitate dalla “Storia maiuscola” dell’emigrazione avvenuta nel sud Italia e che vide tra il 1876 e il 1925 un milione e mezzo di meridionali attraversare l’oceano per giungere a “La Merica”. È il racconto di donne che, arrivate a New York, trovarono lavoro presso la Triangle e, anche se spesso sfruttate e sottopagate, erano contente di aver acquisito l’indipendenza economica e di poter progettare una vita futura. Confezionavano camicie al settimo, ottavo e nono piano dell’Ash Building in Washington Place. Ogni mattina, alle sette in

Esther Rizzo
Esther Rizzo

punto, entravano in fabbrica, prendevano posto alle macchine da cucire e, chine, lavoravano fino alle cinque del pomeriggio. E fu così anche il 25 Marzo 1911, alle 16.30, mentre la giornata lavorativa volgeva al termine, all’ottavo piano si sprigionò un incendio. Fu un attimo e le fiamme iniziarono a divorare ogni cosa, mettendo fine alla vita di 146 persone, di cui 129 donne. Alcune morirono bruciate o soffocate; altre furono costrette a gettarsi dalle finestre del grattacielo per sfuggire al fuoco. Questa storia è rimasta nella memoria collettiva fino ad oggi, ma le individualità di quelle donne sono rimaste coperte per più di 100 anni dalla cenere dell’oblio. In ‘Camicette Bianche’, grazie ad un’attenta ricerca, si è ricostruita l’identità delle 38 vittime italiane: 24 erano siciliane, 5 pugliesi, 2 lucane e 1 campana. Grazie alla collaborazione di tante altre donne sono stati recuperati gli atti di nascita dai registri originali dell’Anagrafe e così si sono potute raccontare le loro storie. La rassegna di scritture ‘Smemorie’ proseguirà il mese prossimo, sempre a Giulianello, con altri due appuntamenti in programma. Il 6 Marzo alle ore 17.00, in piazzale XI Settembre, Eleonora Piccaro presenterà il suo libro ‘L’eccidio di Roccagorga’. Il 23 Marzo invece, alle ore 17.00 nella Sala Lettura ‘Gianluca Canale’, toccherà a Romina Vinci e Fabrizio Lorusso presentare il loro libro ‘La Fame di Haiti.’


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