A Teatro: Ieri, Oggi, Domani… ma in Tv

A Teatro: Ieri, Oggi, Domani… ma in Tv
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Nei giorni in cui, con la possibile ripartenza, si discute di come poter restituire agli spettatori l’esperienza teatrale, ATCL – Associazione Teatrale fra i Comuni del Lazio, Circuito Multidisciplinare dello spettacolo dal vivo della regione Lazio, finanziato dal Mibact e dalla Regione Lazio, guidato dall’amministratore delegato Luca Fornari e dal direttore artistico Alessandro Berdini, dà l’avvio il 9 giugno ad una importante iniziativa, una rassegna teatrale che andrà in onda sull’emittente televisiva regionale Lazio TV (digitale terrestre canale 12) per riannodare il filo ideale che unisce il palcoscenico con il pubblico e consolidare il rapporto fiduciario ed emotivo tra artista e spettatore in attesa del ritorno alla piena normalità.

A TEATRO: IERI, OGGI, DOMANI… sono 8 appuntamenti, tutti i martedì e mercoledì dal 9 giugno al 1 luglio, del grande repertorio e della contemporaneità, preceduti da interviste ai protagonisti del palcoscenico ed agli amministratori locali chiamati a raccontare la loro esperienza artistica e di vita durante i mesi di convivenza con il virus, ideata da Alessandro Berdini che così la presenta: «Lo spettacolo teatrale rappresenta una delle massime espressioni di cultura e libertà realizzate dall’ingegno umano. Ogni teatro, dalla metropoli alla più remota località, sono avamposto ed espressione della emancipazione democratica di una società: il Covid 19 rischia di cancellare il teatro. Infatti, mentre il cinema e la musica hanno trovato spazio nella tv e nelle piattaforme digitali, poco è stato ancora pensato per il teatro, sia per la specificità della sua espressione artistica fondata sull’esperienza dal vivo del contatto fra artista e spettatore, sia per il cronico e diffuso disinteresse del servizio televisivo pubblico e privato». L’ ATCL si fa promotrice idealmente di riconnettere la rete territoriale dei teatri del Lazio, insieme agli artisti e alle compagnie tra i più interessanti del panorama artistico italiano, inaugurando una partnership con Lazio TV.

Il 9 giugno un omaggio ad uno dei più amati attori italiani a 4 anni dalla sua scomparsa: Giorgio Albertazzi protagonista di AMLETO ED ALTRE STORIE da William Shakespeare, con Roberta Caronia, Selene Gandini, Stefania Masala, Elio D’Alessandro. «Amleto e altre storie è un viaggio nell’inconscio. Nell’inconscio di un grande drammaturgo e di un grande attore. E’ un viaggio nel buio assoluto, nel vento, nel fuoco, nella pioggia, nel tempo, un viaggio fatto di languori notturni, ansie divoranti, trasalimenti, notti insonni, sorrisi, leggerezza, onestà, rigore assoluto, esperienza, squarci improvvisi di luce e di speranza ed ancora buio» così il regista Daniele Salvo racconta lo spettacolo.

Tratto dalle novelle di Luigi Pirandello, L’UOMO DAL FIORE IN BOCCA E ALTRI STRANI CASI, adattamento e regia di Patrick Rossi Gastaldi con Edoardo Siravo, in scena con Carlo Di Maio, Stefania Masala, Gabriella Casali, sarà in onda il 10 giugno: una riflessione sulla vita ma anche sulla morte. Citando lo stesso Pirandello: «Chi vive, quando vive, non si vede: vive… Se uno può vedere la propria vita, è segno che non la vive più: la subisce, la trascina. Come una cosa morta, la trascina… Possiamo dunque vedere e conoscere soltanto ciò che di noi è morto. Conoscersi è morire».

LEAR, è una riscrittura contemporanea della celebre opera shakespeariana del grande drammaturgo britannico Edward Bond, che con un linguaggio crudo e poetico, racconta di intrighi e guerre in una riflessione sull’indissolubile rapporto tra uomo e potere. Lear, interpretato da Elio De Capitani, è un autocrate paranoico in un mondo disseminato di violenza, da quella privata a quella più sapientemente democratica, un progetto di lacasadargilla firmato da Lisa Ferlazzo Natoli, ed interpretato da Fortunato Leccese, Anna Mallamaci, Emiliano Masala, Alice Palazzi, Pilar Perez Aspa, Diego Sepe, Francesco Villano, il 16 giugno.

Due anni di ricerche e di incontri con operai, contadini e minatori di mezza Italia hanno portato alla scrittura di FABBRICA di e con Ascanio Celestini (17 giugno), un racconto in forma di lettera che un operaio, assunto per sbaglio, scrive alla madre: in mezzo c’è l’Italia industriale del secolo scorso e tutto intorno si muovono le vicende quotidiane del lavoro. «Da questo viaggio è nata la storia di un capoforno alla fine della Seconda Guerra Mondiale raccontata da un operaio che viene assunto in fabbrica per sbaglio. Il capoforno parla della sua famiglia. Del padre e del nonno che hanno lavorato nella fabbrica quando il lavoro veniva raccontato all’esterno in maniera epica» racconta Celestini.

Alessandro Haber, nei panni del famoso psicanalista Freud ormai anziano si trova ad affrontare la visita di uno sconosciuto, forse Dio, Alessio Boni, che lo porrà di fronte interrogativi sulla religione ma soprattutto sulla vita, sullo sfondo di una Vienna occupata dai nazisti. IL VISITATORE, commedia brillante a tratti commovente è firmata dallo scrittore francese Éric-Emmanuel Schmitt, con la regia di Valerio Binasco, in scena anche Nicoletta Robello Bracciforti e Alessandro Tedeschi è programmata il 23 giugno.

Una delle più famose commedie di Oscar Wilde, UN MARITO IDEALE entra nei paradossi e nei compromessi della vita politica, spiazzando lo spettatore com’è nello stile dell’autore irlandese: infatti il testo arriva ad affermare che il politico corrotto ma pentito è migliore, più temprato del moralista mai indotto in tentazione. In scena Geppy Gleijeses, Lucrezia Lante Della Rovere, Manuela Kustermann, con Andrea Cavatorta, Umberto Raho, Dina Braschi, Antonio Ferrante, Viviana Lombardo, Ferruccio Ferrante, regia di Mario Missiroli in onda il 24 giugno.

Tratto dal romanzo IL GIORNO DELLA CIVETTA di Leonardo Sciascia, autore tra i più affascinanti e “scomodi” del Novecento, l’omonimo spettacolo, adattato da Gaetano Aronica, racconta con ritmo incalzante la storia dell’inchiesta condotta, a partire dall’omicidio di un uomo, dal capitano dei carabinieri Bellodi, appena arrivato in Sicilia, dalla lontana Parma, all’inizio degli anni ’60, interpretato da Sebastiano Somma, con la partecipazione di Orso Maria Guerrini  e con Gaetano Aronica, Morgana Forcella, Roberto Negri, Alessio Caruso, Maurizio Nicolosi, Giovanni Vettorazzo, Fabrizio Catalano, Luca Marianelli e la regia di Fabrizio Catalano (30 giugno).

La chiusura della rassegna 1 luglio è affidata ad uno degli allestimenti più importanti de IL GIARDINO DEI CILIEGI di Cechov e ad una delle regie più belle di Giorgio Strehler, fedele a quell’idea cechoviana, avversa ad ogni naturalismo, in scena al Piccolo Teatro di Milano negli anni Settanta. Una scena completamente bianca, poetica nella sua purezza immobile, fa da contraltare al declino ineluttabile, alla fine di una certa società e all’arrivo di un ceto, quello mercantile che si afferma. Per dirla come Francis Fergusson Il giardino dei ciliegi è «il poema teatrale della sofferenza del mutamento». In scena tra i più grandi attori del teatro italiano: Valentina Cortese, Giulia Lazzarini, Renato De Carmine, Renzo Ricci, Franco Graziosi, Gianfranco Mauri e Monica Guerritore, allora agli esordi.

A TEATRO: IERI, OGGI, DOMANI… ha il patrocinio di AGIS – Associazione Generale Italiana dello Spettacolo, ANCI Lazio – Associazione Nazionale Comuni Italiani; ANPCI Lazio – Associazione Nazionale Piccoli Comuni di Italia.


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